La Cantina San Valentino nasce su un preesistente insediamento viticolo del dopoguerra. Negli anni ’90 Giovanni Mascarin acquista dalla famiglia Nanni l’intero podere e dal 1997 Roberto Mascarin, figlio di Giovanni, insieme alla moglie Valeria, decide di occuparsi della tenuta. In questi anni nascono Scabi, Terra di Covignano e Luna Nuova, le etichette che faranno la storia della cantina.
Lo sviluppo di Vini San Valentino prosegue fino al 2017 quando Roberto perde per una terribile malattia la sua Valeria, alla quale dedicherà “ViVi”, il vino più iconico della azienda. Nel 2019 la San Valentino vede l’ingresso di un nuovo socio, Giovanni Sidoli, imprenditore di Reggio Emilia che cura con Roberto la gestione operativa dell’azienda. E nel 2022 arriva anche l’imprenditore Gianluca Marchetti. La nuova compagine societaria vuole compiere un ulteriore balzo in avanti e riorganizzare la location per accogliere con maggiore eleganza i numerosi visitatori richiamati dagli eventi e dalla qualità dei vini.
L’azienda è ormai un punto di riferimento del territorio e vanta punteggi internazionali tra i più alti della Romagna. Dei successi fin qui conseguiti è partecipe l’enologo consulente Luca D’Attoma, che già negli anni 2000 aveva curato la realizzazione dei nuovi vigneti, avviando la conversione al biologico, e che dal 2016 firma i vini di San Valentino, definendo le regole e le procedure sia della gestione dei vigneti che della trasformazione e lavorazione delle uve.
I vigneti si estendono su una superficie di 17 ettari in proprietà, tutti in collina ed esposti a sud e sud-ovest; il 70% degli stessi è a Sangiovese e Rebola e il restante a Cabernet Franc, Syrah, e Merlot. Vengono inerbiti a filari alterni e condotti secondo le direttive del Biologico. Il sesto d’impianto conta 7000 piante per ettaro, a guyot. I terreni sono poveri, con una piccola percentuale di argilla e calcare. La resa è di circa 8.000 chili di uva per ettaro, tutta raccolta a mano.
Tutti gli interventi sulle piante sono fatti ad un unico scopo: creare condizioni ottimali per uve sane e di eccellente qualità perché “il vino buono nasce nel vigneto e si completa in cantina”. I vini San Valentino, tutti biologici, sono identitari e caratteristici, sia della varietà che del territorio. Quattro sono le uve principali, nove le etichette totali. Quattro i cru: ViVi, Terra di Covignano, Luna Nuova e Mascarin. Tutti vini fermi; due sono bianchi, sei rossi e un passito di Rebola affinato in caratelli di rovere per oltre 15 anni con metodo solera: Contesse Muschietti.