La Cantina Santadi, dal 1960 vini fatti con arte

13/06/2024

Nel Sulcis, un’area geologica dal fascino millenario, a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino patrimonio di biodiversità, nella zona sud-occidentale della Sardegna, ha sede dal 1960 la Cantina Santadi, con vigneti messi a dimora in un diametro di circa 30 Km. Siamo a Santadi, borgo medievale immerso tra lecci, lentischi, olivi e vitigni che offre un insieme di caratteristiche e peculiarità difficilmente riscontrabili tutte insieme in un solo paese.

Superate le difficoltà iniziali, con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente animato da determinazione, entusiasmo e passione, l’azienda inizia ad adottare strategie diverse che le conferiscono un nuovo volto con direttive più coerenti per i soci produttori. L’obiettivo è ambizioso: puntare sul vino imbottigliato, vini tipici rossi in particolare, dare visibilità ed identità al cultivar principe del territorio, il Carignano, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna, quali Vermentino, Nuragus e Nasco.

Sotto il profilo enologico si punta decisamente in alto, chiedendo consulenza all’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, il cui arrivo dà una svolta alla Cantina di Santadi. Dalle uve dei vigneti ad alberello (vigna latina) si ottengono vini a base Carignano, dal contenuto estrattivo esuberante, dal nobile quadro tannico e dal perfetto equilibrio tra componente acido organica, grado alcolico e valore polifenolico.

Il ponderato uso della barrique francese chiude meravigliosamente e armoniosamente il ciclo evolutivo di questi emozionanti vini. Ai grandi vini rossi Terre Brune, Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, si accostano i raffinati bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais, Latinia, figli dell’antica tradizione enologica abbinata all’impiego delle nuove tecnologie in materia di vinificazione, stabilizzazione e imbottigliamento.

Lo spirito innovativo, con il rispetto della tradizione territoriale, diventa per i nostri produttori un impegno assiduo e costante, che non solo vuole onorare la stessa Cantina, ma anche salvaguardare un vero patrimonio di tradizione, cultura, gusto, stile e storia che sono la vera essenza della nostra realtà contadina