La denominazione d’origine controllata Prosecco, così come definito nel suo Disciplinare di produzione, abbraccia nove province all’interno delle regioni del Veneto e del Friuli – Venezia Giulia, territorio incastonato tra il mar Adriatico e le Alpi. Queste terre comprendono un’alta varietà di ambiti paesaggistici: la pianura – suddivisa in bassa, ricca di acque superficiali, e alta, più asciutta – i rilievi alpini e collinari, declinati nelle diverse aree provinciali.
L’area è attraversata da fiumi noti per diversi fattori storici e naturalistici, quali l’Adige, il Brenta, il Sile, il Piave, il Livenza, il Tagliamento e l’Isonzo. Infine, la zona costiera, assai variegata, comprende lidi sabbiosi, diverse lagune e, salendo nella provincia di Trieste, tratti a costa rocciosa, dove si trova la località di Prosecco che dà i natali alla denominazione. Oltre alla ricchezza naturale e agricola, l’area della DOC Prosecco è caratterizzata anche da una densa presenza antropica che ben si integra nel territorio, con oltre cinque milioni di abitanti concentrati nelle maggiori città.
Storicamente legata al dominio della Repubblica Serenissima di Venezia, questo areale conserva una profonda impronta culturale, evidente nelle architetture delle ville venete e nella trama urbana dei borghi, ricchi di ogni forma d’arte. Un mosaico di paesaggi, dove ogni tessera ha una storia diversa: ciò si riflette anche nello scenario viticolo, dove i fattori naturali si amalgamano all’ingegno umano.
Ne è un esempio il Prosecco DOC, che svolge un ruolo centrale nell’economia e nell’identità dell’area: sapendo cogliere le opportunità offerte dal mercato, immette al consumo produzioni che superano le 600 mln di bottiglie. Così Prosecco DOC rappresenta la prima denominazione italiana in termini di volume e valore, incentrata in particolare sulle esportazioni destinate a oltre 160 Paesi.
Più in generale, l’industria vitivinicola occupa una posizione fondamentale nell’economia e nel tessuto culturale della regione, avendo manifestato nel corso degli anni un notevole sviluppo evidenziato dal numero sempre crescente di denominazioni d’origine e varietà di vini prodotti. Il Prosecco, dunque, incarna un patrimonio di inestimabile valore, che il Consorzio vuole e deve valorizzare attraverso una gestione sostenibile per le generazioni future; una promozione della sua unicità a livello internazionale e una tutela che difenda le crescenti violazioni subite da una delle bollicine più apprezzate al mondo.