Vite dedicate al vino

13/02/2023

Tra valli e colline calcaree, in un continuo avvicendarsi di vigne, oliveti, orti e pascoli, Usini è considerata da sempre la terra dove si fa il buon vino ove e dove l’ospitalità la fa da padrone. La storia del vino ad Usini è anche la storia della famiglia Cherchi.

Una storia che inizia nel 1970 dalla dedizione e dalla passione di Giovanni Cherchi, noto Billia, considerato un pioniere della vitivinicoltura sarda. Da allora i suoi vini, fiera espressione di un lavoro attento e minuzioso che parte dalla terra e arriva fin dentro ogni singola bottiglia, hanno raggiunto grandi traguardi ricevendo premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Schietti e sinceri, trasparenti ed autentici, diretti e leali, fedeli ambasciatori del territorio e delle persone che lo abitano.

Le vigne sono adagiate su terreni calcarei e argillosi, a circa 200 metri sul livello del mare. Vermentino, Cagnulari e Cannonau sono i vitigni che maggiormente rappresentano l’Azienda. Le viti sono allevate prevalentemente a controspalliera con sistema di potatura a Guyot.

Il microclima favorevole, unitamente alla professionalità e all’esperienza maturata nel tempo, permette un limitato utilizzo di prodotti chimici e fitosanitari, garantendo così un alto grado di qualità e salubrità delle uve.

Le brezze marine, dovute alla breve distanza dalla costa, il vento e le escursioni termiche arricchiscono le caratteristiche organolettiche che si ritrovano intatte nell’ampia offerta di etichette: La Linea I Classici che esprime l’essenza e i valori del marchio, la Linea Billia che rivisita la tradizione in una chiave più giovane e fresca, la Linea Gli Speciali risultato dell’esperienza e della capacità innovativa dell’Azienda e la Linea Le Grappe che comprende i distillati delle i vinacce per i momenti di meditazione.

Il Tuvaoes è un grande Vermentino di Sardegna DOC, dalla buona intensità e persistenza con sentori floreali e vegetali, nerbo e freschezza conferitagli dall’acidità, caldo e morbido grazie alla consistente struttura. Indicato come aperitivo e con molti piatti della cucina marinara, soprattutto grigliate miste, crostacei e frutti di mare, per le sue caratteristiche può essere gustato anche alcuni anni dopo la vendemmia.