Nella piana a cavallo fra le province di Treviso e di Venezia, a Fossalta Maggiore – dove già i romani avevano trovato terre buone da colonizzare e reticoli fluviali da sfruttare come vie di scambio commerciale – ha sede l’Azienda Agricola Cescon di Giuseppe e Antonella che rappresentano la terza generazione di una famiglia dedita all’agricoltura e specializzatasi, negli ultimi 20 anni, nella viticoltura di qualità.
Ognuno dei vini prodotti in questo territorio poliedrico è frutto di vitigni diversi: ognuno ascrive a microclimi differenti il proprio aroma, ognuno cresce da radici piantate in zolle di varia composizione. Per questo non possono che essere spontanei, cresciuti secondo ritmi biologici, senza pressioni chimiche, dentro i confini stabiliti dalla tradizione, perciò sinceri e autentici. La vecchia sapienza, sostenuta dall’utilizzo di macchine innovative non è scalzata, casomai perfezionata e arricchita.
Il vino del resto è di chi lo produce: la sua qualità è uno stato dell’anima. Qualità come esito di una cura e di una disposizione profondi a trovare nella terra le sue doti originali e originarie, le sue potenzialità più preziose. Nella pianificazione dei vigneti piantati nel corso degli anni, si è puntato a costruire un patrimonio viticolo destinato a durare nel tempo e a dare uve di altissima qualità. Per quanto riguarda la potatura l’azienda ha adottato il Metodo Simonit&Sirch e pratica inoltre il Cover crop, o coltura di copertura, che consiste nella semina in vigneto nel periodo autunnale di essenze autunno-vernine allo scopo di incrementare la fertilità del suolo, migliorarne la biologia e la struttura fisica, aumentare la sostanza organica, limitare l’erosione.
Nell’ottica di un continuo miglioramento nelle tecniche colturali e nell’uso accorto dei prodotti fitosanitari, l’azienda collabora con le università di Torino, Padova e con il CREA di Conegliano con cui porta avanti un progetto pilota relativo all’impianto delle varietà resistenti, con l’obiettivo di fornire un prodotto di qualità sostenibile e rispondente alla sfida dei cambiamenti climatici in corso. Giuseppe è stato tra i primi, infatti, a dotarsi degli atomizzatori a recupero e di tecnologie GPS e sensoristica per la viticoltura di precisione. L’azienda utilizza inoltre una caldaia a biomassa per la produzione di energia termica sufficiente all’intero fabbisogno aziendale. Inoltre dal 2020 l’azienda ha ottenuto la certificazione di qualità SQNPI.