Il Roccolo di Mezzomerico, Nebbioli dell’Alto Piemonte dal 1891

27/05/2024

La storia dell’azienda Il Roccolo di Mezzomerico va a ritroso nel tempo in un territorio fin dall’epoca romana vocato alla coltivazione del Nebbiolo, principe dei vitigni. Alla fondazione della Cantina Sociale di Oleggio nel 1891, le uve del Roccolo rappresentavano un emblema della zona. Tra i fondatori di quella che fu la più antica struttura cooperativa d’Italia c’era il bisnonno dell’attuale titolare della tenuta del Roccolo, il pronipote Pietro Gelmini, che un ventennio fa ha compiuto una scelta di vita di ritornare con la moglie Margherita e le figlie Valentina e Francesca vicino alle proprie radici.

Il Roccolo di Mezzomerico, con impianti completamente rinnovati, vinifica solo uve di propria produzione che coltiva su 8 ettari esposti sulla sommità di una collina a 300 metri di altitudine: 5 ettari di Nebbiolo, 1 ettaro di Bonarda Novarese (Uva Rara) e Vespolina, 2 ettari di Bianco delle Colline Novaresi e Chardonnay. Il Roccolo conduce una lotta integrata per la coltivazione dei propri vigneti nella salvaguardia dell’ambiente; non vengono utilizzati diserbanti e un agronomo esperto, con un monitoraggio continuo della situazione agronomica e meteorologica, individua gli interventi sanitari necessari e più efficaci. Ogni pianta del vigneto produce solo pochi grappoli che contengono così maggiori concentrazioni di zuccheri, polifenoli, proteine, glicerina e aromi.

Prima della vendemmia vengono eliminati i grappoli imperfetti; in vendemmia si procede con una raccolta differenziata dei grappoli, destinando solo i migliori alla produzione dei vini DOC. Queste scelte produttive hanno consentito di ottenere già nei primi anni di produzione importanti riconoscimenti per la qualità dei vini offerti. Di pari passo con i vigneti la cantina è stata gradualmente dotata della più avanzata tecnologia con l’utilizzo di botti di acciaio a temperatura controllata, barrique di rovere francese di altissima qualità, impianti di filtrazione sterile, migliori apparecchiature per l’imbottigliamento, garantendo così l’intera filiera produttiva.

I brillanti risultati del rivoluzionario metodo produttivo dell’azienda hanno cominciato a manifestarsi nel 1990, anno della prima vendemmia nel rinnovato Roccolo, e sono diventati via via sempre più interessanti ed apprezzati, con i consensi e gli attestati elargiti. Attualmente l’azienda produce circa 35.000 bottiglie annue rivolte a ristoranti, enoteche ed appassionati del buon bere alla ricerca di sensazioni antiche e nuove che il Roccolo ad ogni vendemmia vuole offrire.

 

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