E se fosse nato altrove? La storia di un uomo non è mai estranea all’ambiente in cui si è formato e Angelo Maci non fa certo eccezione, anzi. Sradicarlo da quel profondo Salento, dov’è nato nel 1943, dai suoi vini e da quella comunità così fervida e volenterosa, significa perdere ogni sicuro riferimento, il topos e l’humus in cui è maturata la sua personalità.
Quella di Cantine Due Palme è proprio la storia del suo sogno, la visione di un uomo, la terza generazione di una famiglia di vignaioli, che ha investito passione a amore nella sua terra. Perché, dice Maci, “per coltivare bene un vigneto, bisogna prima coltivare l’uomo. Il vino esiste perché c’è chi cura la terra e l’uva, giorno dopo giorno”.
Dal 1989, anno della sua fondazione, l’Azienda ha come obiettivo principale la vinificazione di prodotti di pregio, ricavati da uve tipiche del territorio quali Negroamaro, Malvasia Nera, Primitivo e Susumaniello. Tutte le fasi della produzione, dalla cantina all’invecchiamento fino alla linea di imbottigliamento, sono garantite da meticolosi controlli.
Tra le poche cooperative in Italia a poter vantare la descrizione in retro etichetta, di vini “Integralmente prodotti” in azienda: un’assicurazione di qualità e di tracciabilità di filiera, dal grappolo d’uva al calice di vino, unica nel suo genere. Unire per crescere, stimolare dal basso una condivisione produttiva centrata sulla qualità, organizzarsi per generare una forte propensione sui mercati internazionali: questi sono i capisaldi dell’Azienda, che permettono a tanti piccoli produttori di esprimere al meglio le loro potenzialità, nel rispetto della tradizione enoica trimillenaria del territorio. Come per esempio la conservazione dell’Alberello Pugliese, che favorisce uve di qualità eccezionale, dal frutto complesso e corposo.