Al Museo del Vino di Torgiano inaugurata la mostra “Vino, dono degli Dei”

Tesori inediti dal Lazio all’Umbria sotto il segno degli Etruschi: circa sessanta reperti archeologici provenienti dalla Tomba 58 della Necropoli dell’Osteria a Vulci sono visibili per la prima volta al Museo del Vino – MUVIT di Torgiano.

Preziosi ritrovamenti che sono stati presentati venerdì 24 ottobre, presso la Sala Sant’Antonio, da autorevoli esponenti nel campo della ricerca e della tutela, tra cui Carlo Casi della Fondazione Vulci, Simona Carosi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, e Lorenzo Lepri per la Fondazione Lungarotti.

La scoperta della Tomba 58 è avvenuta nel corso della campagna di scavo della Fondazione Vulci a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale. L’apertura del sepolcro, avvenuta nell’ottobre del 2023, ha portato alla luce un patrimonio inviolato da oltre 2600 anni costituito da anfore, olle e pithoi ad impasto, vasellame in bucchero e in ceramica etrusco-corinzia, coppe, oggetti in ferro, oltre a manufatti in bronzo. Tra questi, anche un calderone con i resti di un grappolo d’uva, le cui analisi di laboratorio lasciano ipotizzare che il vitigno fosse un “antenato” del Sangiovese, confermando il profondo radicamento in Italia centrale di questa varietà. Tra le anfore contenenti tracce di vino, desta particolare attenzione una che riporta l’iscrizione “io (sono) di Velχa Felusna”, una sorta di primordiale “etichetta” che indica la proprietà della cantina o comunque di quella partita di vino.

Il vasto e prezioso corredo racconta il rituale del banchetto funebre etrusco e il ruolo fondamentale del vino nelle libagioni e nei sacrifici in offerta agli dèi, oltre che di viatico per l’aldilà, simbolo di continuità tra i vivi e i morti e medium tra le due dimensioni. La mostra, che rimarrà aperta fino al 5 luglio 2026, è stata realizzata nell’ambito del progetto “TraMusei” della Fondazione Lungarotti che identifica una rete di collaborazione e sinergia tra diverse strutture museali, grazie al contributo della Direzione Generale Biblioteche e istituti culturali del Ministero della cultura.

Il Museo del Vino di Torgiano – MUVIT

Nato a sostegno dell’economia vitivinicola umbra e nazionale nell’intento di preservare e promuovere il patrimonio storico, artistico e paesaggistico della civiltà del vino, il MUVIT viene aperto al pubblico il 23 aprile del 1974, nella suggestiva notte di San Giorgio, tradizionalmente caratterizzata dall’accensione di falò propiziatori tra le vigne. Polo museale multidisciplinare creato da Maria Grazia e Giorgio Lungarotti, fu tra i primi del settore in Europa e ben presto è divenuto “motore” di un sistema di promozione territoriale e turistica incentrato su vino, cultura, ospitalità, sostenibilità. Un racconto trasversale sul vino, analizzato nelle sue diverse angolazioni e valenze simboliche attraverso collezioni archeologiche, artistiche e tecniche che illustrano cinquemila anni di storia e cultura della vite e del vino, in legame costante tra antico e contemporaneo, passato e presente con proiezione al futuro e alle giovani generazioni.

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