L’antica Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano-Valdobbiadene propone anche quest’anno “Visit Cantina”, una iniziativa che, a partire dal 10 febbraio prossimo e per tutto il 2024, offrirà la possibilità di visitare tenute, vigne e cantine, conversando con i proprietari e degustando vini iconici, non solo il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e Cartizze Superiore Docg, ma anche Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, Torchiato di Fregona Docg, Refrontolo passito Docg e Verdiso Igt.
Ad aprire cancelli e portoni sarà un nutrito gruppo di soci della Strada, che si sono resi disponibile a raccontare la loro storia, che inevitabilmente si innesta nella più ampia narrazione di una terra che si è sempre contraddistinta per generosità di frutti e biodiversità; per questo i vini, come le piccole produzioni locali, spiccano per sfumature di gusto, uniche e irripetibili.
Una settantina le cantine che proporranno le degustazioni disponibili sul portale dell’Associazione che ha ideato la manifestazione nel 2009 migliorandola di anno in anno per avvicinarla ai desideri dei winelovers attratti dalla bellezza dei Colli UNESCO, dalle numerose dimore storiche – castelli, abbazie, ristoranti, osterie – che si annidano lungo gli oltre novanta chilometri di itinerario panoramico e dall’unicità della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano-Valdobbiadene alla quale spetta il primato di arteria enoica più longeva d’Italia (inaugurata nel 1966).
Sarà compito del visitatore scegliere data e luogo della visita, grazie al calendario aggiornato disponibile sul sito (https://www.coneglianovaldobbiadene.it/visit-cantina-valdobbiadene) e ad una mappa che consente una rapida e utile geolocalizzazione delle location.
L’iniziativa “Visit Cantina” si affianca inoltre alla più ampia proposta offerta dalla Strada del Prosecco di vivere esperienze uniche, originali, quali visite ai vigneti, tour in Vespa, Spa & Wellness, food & wine e molto altro. Per rimanere aggiornare visitare l’apposita sezione del sito ‘Esperienze da Vivere’.