Un Rosato per celebrare le donne della Grande Guerra

29/01/2019

La San Bartolomeo è una realtà radicata nel territorio fin dalla fine degli anni ‘60. Giovanni e Armando, figli di Andrea Paladin, iniziarono con il padre questa avventura enoica mossi da una grande passione per la terra e per la coltivazione della vite. Oggi anche con l’aiuto dei figli di Armando, Pamela ed Andrea, l’Azienda si è ingrandita, diventando una realtà moderna e innovativa che si avvale di tecniche di coltivazione all’avanguardia e delle più avanzate tecnologie di produzione, per garantire sempre l’elevata qualità dei propri vini. Il grande patrimonio di tradizione ed esperienza ereditato dai nonni viene tramandato ai nipoti, insieme al rispetto della natura e dei suoi frutti, alla passione per il lavoro e alla calda ospitalità che contraddistinguono solo le grandi famiglie che mai dimenticano le proprie origini.

L’Azienda comprende 200 ettari di terreno in gran parte vitati, situati tra Busco di Ponte di Piave in Veneto e Porcia in Friuli Venezia Giulia. La diversità e variabilità di tipologie di terreno garantiscono una produzione di vini rossi e bianchi sempre di grande personalità e qualità. In questo bellissimo contesto paesaggistico e naturale nascono prodotti di punta ricavati dai vitigni Glera, Pinot Grigio, Chardonnay, Manzoni Bianco, Verduzzo, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso, Merlot, Raboso.

Di quest’ultimo vitigno autoctono sono le uve utilizzate per ottenere lo spumante metodo Martinotti “4 NOVEMBRE Raboso Rosato Extra Dry” con il quale la famiglia Paladin ha voluto celebrare la ricorrenza del centenario della Grande Guerra terminata proprio con la firma del Bollettino della Vittoria da parte di Armando Diaz il 4 novembre 1918. 4 novembre è infatti il nome della tenuta di Busco di Ponte di Piave da cui provengono le uve Raboso Piave vinificate nella cantina di Ormelle.

Ed è stato scelto questo vitigno autoctono perché meglio rappresenta il territorio e perché porta nel nome il fiume Piave, legato indissolubilmente alla Storia per le battaglie che si sono svolte sulle sue rive, con un ruolo determinante nelle sorti della Grande Guerra. Il vino è volutamente rosato per ricordare tutte le madri e le mogli che sono rimaste a sostenere le famiglie e che così hanno lottato anche se lontane dal fronte. Infine, proprio per il fatto che lo spumante è il vino delle celebrazioni, è stato deciso di vinificarlo in questa versione: non per celebrare la ricorrenza di una guerra, ma per ricordare chi l’ha combattuta.