Tradizione, sperimentazione e qualità

25/09/2019

Il Sannio, zona di produzione di remotissime origini, con vini conosciuti già in epoca preromana sia per la bontà dei luoghi e dei vitigni sia per le particolari tecniche enologiche utilizzate (vino Kapnios), dedica circa 15.000 ettari alla vite ed offre 1.400.000 quintali d’uva. Nelle sue contrade si trovano oltre dieci diverse aree dedicate al vino, a testimonianza di una nobiltà ed un fascino antichi: Aglianico, Falanghina, Greco, Fiano, Coda di Volpe, sono solo alcuni dei suoi vitigni autoctoni più celebri ed apprezzati. Qui, in una terra non contaminato dall’industrializzazione e dove il tempo sembra essersi fermato, la passione e la tenacia della famiglia Foschini si sono trasformate prima in culto per l’uva e i vigneti e successivamente in amore per i grandi vini.

Tutte le etichette di Vigna di Malies si fregiano della menzione”vigna”, essendo dei cru posti ai vertici della piramide qualitativa dei vini nel Comune di Guardia Sanframondi che rappresenta un territorio vitato collinare particolarmente vocato. La vinificazione e la lavorazione dei vini avviene in una moderna ed efficiente struttura dotata delle migliori tecnologie disponibili per la produzione di vini di qualità. La cantina è seminterrata ed è dotata esclusivamente di vasi vinari in acciaio inox di piccole e medie dimensioni idonee alla lavorazione di selezioni di uve. Per l’Aglianico è previsto un affinamento in barriques e botti di rovere da 10 hl. Anche l’impianto di imbottigliamento in acciaio inox è moderno ed efficientissimo. Parte dell’affinamento e l’elaborazione dello spumante metodo classico avviene in una  cantina storica nel borgo antico nei pressi del Castello Medioevale, ove le condizioni naturali sono ideali per l’evoluzione del vino, in un contesto assai suggestivo. Negli anni, la gamma dei vini, già ricca per i tanti vitigni autoctoni coltivati, si è arricchita sempre di più con i frutti di nuove vinificazioni, esperienze ed emozioni.

Tra questi la Falanghina del Sannio Doc Opalus, ottenuta dalle uve della Vigna Fontana dell’Olmo, coltivate a 390 mt s.l.m su terreni calcareo-argillosi esposti a Sud. La pressatura diretta con fermentazione a temperatura controllata è seguita da affinamento in acciaio e imbottigliamento nel mese di febbraio successivo alla vendemmia. Il risultato è un vino prezioso dal colore giallo paglierino scarico,con intensi profumi di agrumi, ananas e mela verde, leggermente acidulo con buona mineralità e ottima struttura. Ideale su piatti a base di pesce, zuppe di fave e minestre di verdure.