Presentato al Vinitaly 2019 il progetto “Leonardo Genio del vino”, un progetto culturale dalle molte sfaccettature voluto dalla società Leonardo da Vinci spa, che vede rinascere i vini prodotti secondo le indicazioni del più grande Genio della storia d’Italia.
Nell’anno delle celebrazioni Leonardiane sono state raccontati in anteprima a Verona i risultati del lavoro di ricerca, indagine e analisi, nato dalla scoperta di un lato inedito di Leonardo come winelover e winemaker e del suo interesse per la produzione di un vino perfetto attraverso l’utilizzo di un “frutto uva perfetto ed una trasformazione enologica tale da traslare assolutamente integro nel vino il suo nativo contenuto di succo e d’aroma, dalla coltivazione della vigna alla vinificazione stessa”.
Nel progetto sono stati coinvolti studiosi ed enologi come Alessandro Vezzosi, importante cultore di Leonardo Da Vinci, che ha setacciato la letteratura leonardiana, dedotto il suo rapporto con la natura, l’agricoltura e il mondo del vino, e Luca Maroni, noto analista sensoriale, che ha tradotto le indicazioni di Leonardo in un metodo a cui riferire le tecniche odierne nel libro “Leonardo Da Vinci e il vino”.
Tra le tante proposte del progetto: un documentario dedicato al rapporto tra Leonardo e il vino con la regia di Marco Carosi e prodotto da Giovanni Storaro; una giornata tutta dedicata a Leonardo proprio nel suo borgo natale di Vinci (Città del Vino); due musei a Vinci per raccontarne la grandezza ed il legame con “il vino, il divino licore dell’uva”; ll nuovo spazio espositivo all’interno di Villa da Vinci (già Fattoria Montalbano) “Leonardo da Vinci e il Rinascimento del vino” curato da Alessandro Vezzosi in cui, tra reperti, opere d’arte e la riproduzione dei congegni, sono esposti alcuni frammenti della vite originale ritrovata nel 2008 a Milano nella casa degli Atellani. (di Alessandra Calzecchi Onesti)