Le virtù di un’eredità millenaria

08/11/2022

Siamo in Gallura, nel nord dell’Isola, terra famosa per il granito, il mare cristallino e i vini. Siddùra è una realtà enologica in continua crescita, immersa in una valle circondata dai boschi, con terreni scoscesi e difficili da coltivare. Ma sono proprio le pendenze e la tipologia di terreno, povero, a disfacimento granitico, a imprimere il carattere intenso ai vini prodotti.

La filosofia aziendale è basata sulla convinzione che la produzione del vino inizia nel vigneto, essendo il vino un vero riflesso del suo terroir. E questa considerazione ne influenza tutti gli aspetti: raccolti limitati per garantire la massima qualità, vendemmia selettiva a mano, micro-vinificazione e invecchiamento nelle migliori botti di quercia costruite in Francia.

Siddùra nasce dalla fusione tra l’esperienza imprenditoriale e la passione: fondata e di proprietà della famiglia Gottesdiener dal 2008, rappresenta la realizzazione di un sogno che presto è diventato realtà con la proposta di una linea di vini di altissima qualità, per una produzione di 300mila bottiglie che vanta un record invidiabile di riconoscimenti nei concorsi internazionali più importanti.

Quest’anno ben 6 vini della Cantina hanno meritato una Medaglia d’Oro al Concorso Enologico delle Città del Vino: Tìros 2017 Colli del Limbara IGT (Cabernet Sauvignon 75%), Bàcco 2020 Isola dei Nuraghi IGT (Carignano 100%), Spèra 2021 Vermentino di Gallura DOCG (Vermentino 100%) e i 3 Cannonau Nudo 2021 Cannonau di Sardegna DOC rosato, Fòla 2019 Cannonau di Sardegna DOC Riserva ed Èrema 2021 Cannonau di Sardegna.

Bàcco 2020 è stato eletto miglior Carignano d’Italia dalla guida 5StarWines, mentre il Vermentino di Gallura Docg Bèru è stato inserito nell’esclusivo novero dei 12 “Super-Italians” dagli esperti della rivista inglese Decanter. Importante recensione di Wine Enthusiast, la Bibbia online dell’enologia mondiale, anche per il Cannonau rosé Nudo.

Con l’uscita sul mercato dei Carignano Bàcco e di Èstru – quest’ultimo prende il nome dalla parola “ispirazione” tradotta dalla lingua sarda – la cantina di Luogosanto ha completato la gamma dei vini figli dei grandi vitigni sardi.

Le uve di Carignano da cui nascono arrivano da piccoli conferitori del basso Sulcis, selezionati per l’elevata qualità dei grappoli. Le vigne sono gestite in maniera diretta dal team Siddùra: l’agronomo Luca Vitaletti e l’enologo Dino Dini.

La scelta del Carignano non è affatto casuale. Rappresenta in pieno la visione della cantina sarda: vini in purezza che certificano le potenzialità dell’Isola come territorio di produzione enologica e ne raccontano la storia millenaria.

Siddùra