Le migliori etichette al mondo parlano italiano. Vini della cantina sarda Siddùra sul podio

02/10/2024

Siddùra conferma la sua posizione di vertice nella classifica delle cantine italiane più premiate, portando lustro alla Sardegna, consacrata come territorio vocato con successo alla viticoltura. “Tìros” (miscela Cabernet Sauvignon e Sangiovese), vino importante e da lungo affinamento, è stato inserito tra le migliori cento etichette del mondo nella “World Rankings of Wines & Spirits report”.

Al primo posto della “50 Great Rosé Wines of the World Competition” 2024 di Barcellona, aggiudicandosi il riconoscimento di vino rosé migliore al mondo, si è posizionato il Cannonau di Sardegna Doc Rosato Nudo 2023: perfetto connubio tra tradizione e innovazione in campo viticolo ed enologico, dove si mettono in atto tutta l’esperienza e le strategie per esaltare i profumi prima nell’uva e quindi nel vino, regalando un prodotto giovane e fresco.

E sono tre le medaglie d’oro conquistate al concorso enologico Città del Vino 2024 daI Vermentino di Gallura DOCG “Spèra”, un bianco fresco e profumato, moderatamente alcolico e dai DOCG Superiori “Maìa”, un Vermentino che, come evoca il nome, sa di Gallura e “Bèru”, vino che rappresenta la voglia di sperimentare che si respira in azienda, a dimostrazione che il Vermentino è un vitigno versatile.

“Gli ottimi risultati confermano che la strada intrapresa alla ricerca sempre costante della qualità è quella giusta – afferma Mattia Piludu, direttore generale di Siddùra -. Proseguiamo nell’azione di parcellizzazione dei vigneti ricercando il cru migliore anche con vinificazioni separate e siamo attenti all’innovazione tecnologica sia per implementare i processi di produzione sia per salvaguardare l’ambiente. Basti pensare al fatto che utilizziamo droni e sonde per capire il reale fabbisogno idrico delle piante al fine da ottimizzare il consumo di acqua, un bene sempre più prezioso”.

Così come è prezioso il capitale umano da cui non si può prescindere per il successo di un’azienda. Continua Piludu: “Abbiamo in squadra due grandi professionisti, l’agronomo Luca Vitaletti e l’enologo Dino Dini, più 35 dipendenti. Preferiamo non esternalizzare il lavoro e non ricorrere a lavoratori stagionali per essere sicuri che venga portata avanti la filosofia di Siddùra, ovvero la Sardegna in purezza narrata come slogan e curata con il lavoro quotidiano”.

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