Il rito della vendemmia

23/12/2022

La vendemmia è un rito che coinvolge, oggi come ieri, tutta la famiglia Fioretti della Domus Hortae, attiva dal 1788 nel cuore del Tavoliere delle Puglie.

Nonostante i secoli trascorsi, lo spirito è rimasto sempre lo stesso: una festa che comincia a metà agosto, con la raccolta delle uve per il ‘Primitivo Remoto’ e si conclude a fine novembre con il ‘Nero di Troia passito FA#’. In passato terminava addirittura i primi di dicembre e il giorno dell’Immacolata coincideva con la festa del Capocanale, rito propiziatorio tipico della Capitanata e delle campagne dell’agro di Foggia.

La vendemmia è, oggi ancor più che allora, il risultato di un lungo lavoro in vigna che attraversa tutte e quattro le stagioni. Per i vini più longevi, dopo un lieve appassimento delle uve sulla pianta, i grappoli vengono selezionati a mano durante le prime ore del mattino, riposti in cassette di plastica e trasferiti in cantina. Si dice che un buon vino nasce da un’ottima uva e infatti il periodo di raccolta è tra le più importanti fasi dell’intero processo di vinificazione, coincide con il momento in cui l’uva avrà raggiunto il grado di maturità fenolica desiderato, quando cioè inizierà a sprigionare aromi e profumi tipici del vitigno. È in questo periodo che l’uva avrà raggiunto anche la sua maturità analitica, in equilibrio fra acidità e grado zuccherino, momento difficile da individuare poiché frutto di tanta esperienza.

L’attenzione a che i grappoli siano perfettamente integri, sodi e ben stipati nei contenitori per il trasporto resta una delle cose più importanti di tutto il procedimento poiché evita fermentazioni indesiderate.

Prima diraspata e poi pigiata sofficemente, l’uva vene posta nelle cisterne dove macera in tini di acciaio inox da 50 hl e comincia a fermentare. Con la trasformazione delle uve in mosto finisce la vendemmia e inizia una nuova, appassionante fase: quella della vinificazione, che avverrà in locali a temperatura controllata. Contenitori di piccola dimensione, fermentazioni lunghe termo-controllate e rigoroso affinamento in acciaio, barrique o bottiglia sono il nostro segreto.

La specializzazione e la valorizzazione della cultura del vino sono i principi che ci hanno spinto a realizzare la cantina con tecniche enologiche innovative ma rispettose delle tradizioni. La cura della qualità e la scelta di metodologie enologiche d’avanguardia caratterizzano ogni fase della produzione. Con l’obiettivo finale di offrire al consumatore il piacere di bere un calice di vino puro e autentico, figlio del suo territorio.