In attesa dei tanti campioni che parteciperanno al VI Grappa Award, il concorso riservato alle grappe che si svolgerà a Siena dal 6 all’8 giugno all’Enoteca Italiana della Fortezza Medicea, vediamo come sta andando il mercato di questo distillato simbolo del Made in Italy. Negli ultimi anni, la grappa ha vissuto una significativa evoluzione nelle sue tendenze di consumo, ampliando il proprio pubblico e le occasioni in cui viene apprezzata.
Tradizionalmente associata al fine pasto, la grappa sta conquistando nuove fasce di consumatori, in particolare tra i giovani della Generazione Z, vale a dire le persone nate tra la seconda metà degli anni Novanta del XX secolo e la prima metà degli anni Duemiladieci. Questo interesse è testimoniato da oltre 46 milioni di visualizzazioni di contenuti a tema grappa su TikTok e dei quasi 360.000 post su Instagram con l’hashtag #grappa. Inoltre, il 9% degli acquisti online di grappa è attribuibile a consumatori under 30.
Un’altra tendenza emergente è l’utilizzo della grappa nella mixologia. Sempre più bartender stanno incorporando la grappa in cocktail innovativi, ampliando così le occasioni di consumo oltre il tradizionale fine pasto. A dirlo è un’indagine di AstraRicerche realizzata per Grappa Libarna (brand premium di Gruppo Montenegro iscritto nel Registro dei Marchi storici di interesse nazionale) e presentata al Bicerin di Milano. La ricerca, condotta su un campione di 1.000 persone tra i 35 e i 75 anni, ha indagato il rapporto degli italiani con le tradizioni, ponendo particolare attenzione al consumo della grappa e fornendo interessanti informazioni riguardo il rapporto tra i connazionali e il distillato.
Il profilo del consumatore di grappa si sta diversificando: oltre al tradizionale pubblico maschile over 40 del Nord Italia, si registra un crescente interesse tra i Millennials e le donne. Uno studio ha rilevato che il 64% degli intervistati consuma grappa, con una presenza significativa di uomini e Millennials. Inoltre, il consumo tra le donne è in aumento, rappresentando oltre il 25% degli appassionati.
La grappa è apprezzata sia in contesti domestici che fuori casa, con circa il 59,1% dei consumatori che pare consumarla a casa propria, mentre il 47,7% lo fa a casa di amici o parenti. Il consumo fuori casa avviene in bar ed enoteche (46,6%) e ristoranti (38,4%). Tra i Millennials, il 46% preferisce gustarla fuori casa, al ristorante (30%) o nei locali (16%), spesso in compagnia di amici. Tra le curiosità, emerge inoltre che al 68,1% degli intervistati ama regalarla per ricorrenze speciali, come la Pasqua e il Natale, oppure se invitati in occasioni conviviali.
«I dati confermano la grande passione degli italiani per la grappa – spiega Gianluca Monaco, Marketing & New Businesses Director di Gruppo Montenegro – che, oltre ad essere ormai riconosciuta come il distillato simbolo di italianità e artigianalità, è sempre più associata all’idea di convivialità (47,3%), piacere (39,8%), tradizione (30,0%), relax (27,3%) e momento privato (16,6%). La ricerca mostra inoltre diversi spunti inattesi, che si traducono in segnali promettenti per la categoria, a cominciare dall’immagine percepita dai giovani, che ne apprezzano in maniera crescente il valore, dimostrandosi consumatori sempre più consapevoli».
Alla base della scelta, ci sarebbe il metodo di produzione e di invecchiamento, che si posiziona in cima alla classifica dei criteri guida per i consumatori (43,9%), davanti all’uso delle materie prime (31,6%) e alla notorietà e storicità del brand (30,9%). Ma nello scegliere la tipologia di grappa si valuta anche il forte legame con il territorio di appartenenza (27,5%).
Il consumo di grappa sta quindi diventando sempre più popolare tra i giovani adulti. In particolare, i Millennials (25-34 anni) rappresentano una fascia significativa di consumatori, con 4 su 10 che dichiarano di bere grappa frequentemente o occasionalmente. Questo cambiamento demografico indica una tendenza verso un pubblico più giovane e diversificato rispetto al passato.
In conclusione, la grappa sta vivendo una fase di rinnovamento, ampliando il proprio appeal a nuove generazioni e contesti di consumo, pur mantenendo le sue radici nella tradizione italiana.
di Stefania Pianigiani