Fare sistema è priorità. Il tavolo vino MISE - ICE guarda al futuro

06/12/2017

Il piano straordinario dell’export promosso dal Ministro Calenda e il Tavolo vino voluto dal sottosegretario Ivan Scalfarotto sono illuminanti esempi di come, anche in Italia, si possa fare sistema grazie alla forte volontà della pubblica amministrazione di combattere la difficoltà italiana a fare squadra, criticità che si registra anche all’interno del nostro comparto. La politica si sta mostrando sempre più sensibile alle reali necessità del nostro settore e condividiamo appieno le indicazioni strategiche del "piano Calenda" che vogliono privilegiare progetti concreti con risultati misurabili, favorire sinergie tra soggetti pubblici e privati impegnati nella promozione, e associazioni imprenditoriali. L’obiettivo che UIV persegue da sempre è quello di fare rete sia all’interno della filiera sia fuori, per diventare sempre più competitivi in un mercato globale al quale bisogna presentarsi uniti e forti”. Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, è intervenuto al talk “Vino italiano: bianco o nero?” durante Wine2Wine, forum sul business del vino di Veronafiere-Vinitaly, tenutosi il 4 e 5 dicembre alla Fiera di Verona. L’evento, moderato dal giornalista Paolo Del Debbio, ha visto la partecipazione, oltre al presidente di UIV, dei rappresentanti dell’intera filiera – Sandro Boscaini, presidente di Federvini, Ruenza Santandrea, presidente della sezione vinicola dell’Alleanza delle Cooperative, e Matilde Poggi, presidente della Fivi – che si sono confrontati sul tema export, sottolineandone luci e ombre.

 “Sta proseguendo con successo il lavoro del Tavolo del Vino, del quale UIV è protagonista – ha aggiunto AbbonaIl nuovo orientamento all’azione del MISE e dell’ICE, portato avanti dal sottosegretario Ivan Scalfarotto e sostenuto dai vertici dell’agenzia per la promozione internazionale del nostro Paese, ha già dato risultati concreti, inaugurando una nuova stagione di confronto programmatico tra MISE e ICE, le organizzazioni di imprenditori e i soggetti privati impegnati nella promozione. Inoltre ha coinvolto direttamente i produttori nella progettazione delle attività promozionali istituendo un gruppo di lavoro con ICE sui due grandi mercati del vino italiano, USA e Cina, dove finalmente – e per la prima volta nella storia del nostro Paese – possiamo dire e suggerire ad Ice quelle che riteniamo essere le strategie migliori per gli investimenti promozionali del sistema Paese”. 

"L’Italia – conclude Abbonaè ricca di espressioni diverse del vino in termini di territorio, vitigni, storie famigliari e imprenditoriali. Un patrimonio che ci consente di rispondere a target variegati ma che, allo stesso tempo, deve imparare a presentarsi come sistema, parlando con una sola voce. Una sfida complessa e difficile che possiamo vincere continuando a lavorare in questa direzione, per avere un’identità italiana competitiva, mantenendo tutte le nostre sfumature. Il modello di lavoro del Ministero e dell’ICE è stato vincente e vogliamo che, anche in futuro, venga adottato come metodo efficace di collaborazione e confronto con le imprese". vino, UIV,  

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