Enoregioni italiane: Valdadige Trentina

27/07/2017

Prosegue la nostra panoramica delle 92 enoregioni italiane.

Nella Regione Trentino-Aldo Adige è possibile individuare quattro enoregioni: Valdadige Trentina, Valdadige Altoatesina, Valli Laterali del Trentino, Valli Laterali Altoatesine. 

VALDADIGE TRENTINA

La Valle dell’Adige da Trento fino al Campo Rotaliano è l’area viticola più importante del Trentino, definita da Cesare Battisti, nella sua guida turistica, “il giardino vitato più bello d’Europa” e da Goethe, nel suo “Viaggio in Italia”, un luogo ricchissimo di “colline, pergolati d’uva, granone, gelsi, mele, pere, cotogne, noci”. Su questo terreno alluvionale, dove la vite è coltivata a filari pergolati, abbonda lo chardonnay, impiegato largamente nella produzione delle denominazioni Trento e Trentino. Spostandosi verso nord si trovano i vigneti di uve nere, in particolare di teroldego sulla riva destra dell’Adige e di pinot nero su quella sinistra, per tornare poi ad una prevalenza di uve bianche. La Valle di Cembra, tra Lavis e Faver, è caratterizzata da fazzoletti di terreno strappati alle pendici dei monti con i muretti a secco che supportano uva schiava, riesling, muller thurgau e il lagarino bianco (in dialetto «chegarel»), rara uva autoctona in via d’estinzione. La Vallagarina è il tratto di fiume Adige che scorre da Trento fino alla provincia veronese, cinto da valli, pendii, colline e montagne e cittadine con torri, bastioni e mura merlate. Da sempre porta meridionale del Trentino, è una terra di confine, di scambi economici, ed anche uno dei migliori laboratori ortofrutticoli ed energetici d’Italia. E’ la zona in cui il vitigno marzemino gentile esprime al meglio il suo carattere insieme ad un’altra varietà locale, l’enantio.

Vini locali. Nel Trentino quasi tutti i tipi di vino portano il nome della varietà da cui sono ottenuti. Tra i vitigni rossi, oltre a quelli già citati, troviamo lagrein, pinot nero, rebotraminer aromatico, nosiola, sauvignon. Il Pinot Grigio della doc Trentino, prodotto dall’omonimo vitigno dalla buccia color ramato che dà un mosto molto zuccherino, si presta all’abbinamento con minestre asciutte, ai piatti a base di uova, pollame lesso, pesce di mare. Il Traminer aromatico (più comunemente noto come Gewürztraminer) è consigliato insieme ai crostacei, a piatti delle cucine orientali, alle preparazioni a base di speck sudtirolese e, a fine pasto, ai formaggi a crosta lavata come il munster. Il Moscato Rosa è un ottimo accompagnamento per dolci e pasticceria in genere e frutta di stagione. Tra le altre denominazioni, oltre allo spumante della doc Trento vinificato con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia, spicca il Teroldego Rotaliano, dal colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei, odore intenso e fruttato, sapore asciutto, pieno e con una caratteristica nota di mandorla. Ideale per l’invecchiamento, può sopportare bene anche dieci anni di cantina ed accompagnare i più tipici piatti della cucina trentina o le carni lungamente cotte.

Piatti e prodotti tipici. La Piana Rotaliana vanta anche molti comparti agricoli sviluppati, come quello frutticolo, orticolo (l’asparago di Zambana, bianco, tenero, delicato e dal gusto inconfondibile) e dei vivai. Accanto alla vite sul fondovalle si coltivano mele golden, red delicious, stark e gala, ciliegie, kiwi e prugne. La Val di Gresta, con i suoi orti di piccola e mezza taglia, disseminati fra i 250 e i 1.400 metri d’altitudine, spicca per una vocazione alle produzioni biologiche e integrate. E se fino agli anni Cinquanta metteva a coltura soprattutto cavoli cappucci (per fare i crauti) e patate, oggi vanta un repertorio diversificato, fortemente ampliato, che quota in particolare le carote ad un eccellente livello produttivo. Un cenno a parte meritano i funghi (fino a pochi anni fa un apposito mercatino di Trento, l’unico autorizzato, ne commerciava fino a 200 specie), i mercati di tutta l’area (una vera e propria esplosione di piccoli frutti, soprattutto il mirtillo nero) e la raccolta delle erbe, dallo spinacio di montagna all’ortica. Tra i prodotti tipici ricordiamo carne salada, probusti (salsicce di maiale e vitello con aglio), canestrato trentino, provolone Valpadana dop, formaggio Monte Baldo. Le ricette della tradizione locale vanno dai canederli, orzetto con le ortiche, polenta della Val di Gresta, strangolapreti e spatzle agli oseleti scampadi, brasato al Marzemino, crauti e baccalà alla roveretana, per finire con i rufioi (ravioli) trentini dolci o salati, le frittelle di mele, i basini de Trent e lo zelten. Dalla distillazione delle vinacce, miste o monovitigno, delle uve autoctone si ricavano pregiati distillati, oggi tutelati dal marchio "Trentino Grappa". (di Alessandra Calzecchi Onesti)

DENOMINAZIONI

DOC: Casteller, Lago di Caldaro o Caldaro, Teroldego Rotaliano, Trentino e Trentino Superiore, Trento, Valdadige (interregionale con il Veneto), Valdadige Terradeiforti o Terradeiforti (interregionale con il Veneto) 

IGT: delle Venezie (interregionale con il Friuli Venezia Giulia e il Veneto), Vallagarina (interregionale con il Veneto),  Vigneti delle Dolomiti (interregionale con il Veneto)