Enoregioni italiane: Riviera di Levante

27/06/2017

Prosegue la nostra panoramica delle 92 enoregioni italiane.

Nella Regione Liguria è possibile individuare tre

enoregioni: Riviera di Levante, Colline di Genova, Riviera di Ponente. 

RIVIERA DI LEVANTE

Mare e monti che corrono paralleli regalando paesaggi che tolgono il fiato e dove l’uomo ha saputo adattarsi al particolare ambiente naturale costruendo borghi sulle rocce, ricavando calli e porticcioli per contenere il mare, scavando i pendii della montagna per ottenere spazi su cui coltivare la vite e l’ulivo. Per tutelare e valorizzare questo particolare esempio di architettura del territorio, con i suoi valori storici, culturali, territoriali e ambientali, nel 1997 è stato istituita un’Area Marina Protetta e, nel 1999, il Parco nazionale delle Cinque Terre, dichiarate anche patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Il territorio montuoso e collinare, spesso a strapiombo sul mare, rende la viticoltura tanto difficile da poterla definire “eroica” e ha dato vita, nei secoli, ai tipici terrazzamenti, cioè le terrazze artificiali ricavate dall’uomo nel fianco della montagna sia in entroterra che sulla costa. L’area coltivata a vigneto è veramente ridotta, ma risente quasi ovunque dei benefici effetti del mare. Per conservare questo eccezionale patrimonio viticolo negli anni ’80 sono state inserite delle monorotaie a cremagliera, su cui corrono vagoncini merci per il trasporto di attrezzi e di uva durante la vendemmia. I vini, che risentono della vicinanza con la Toscana, nascono da terreni argillosi, calcarei ed arenacei, dove si coltivano prevalentemente uve bosco, albarola e vermentino.

Vini locali. Particolarmente interessanti la zona dei Colli di Luni doc, con una propaggine in provincia di Carrara, e l’area della doc Cinque Terre. Il primo vino è disponibile in tre tipologie: Rosso anche Riserva (con prevalenza di sangiovese in aggiunta ad altri vitigni tra cui l’autoctono pollera nero), che si sposa bene con il coniglio alla ligure e i formaggi semiduri; Bianco (con prevalenza di trebbiano toscano e vermentino) e Vermentino (ottenuto dall’omonimo vitigno in purezza), entrambi leggeri e profumati, ideali con i piatti di mare della cucina ligure. La seconda doc comprende una vera rarità: lo Sciacchetrà, vino passito conosciuto anche come rinforzato o vino dolce (refursà e vin duse, nel dialetto locale) e oggi tutelato dal presidio Slow Food. Il Bianco delle Colline di Levante doc (disponibile anche nelle tipologie Rosso e Novello, ottenute da sangiovese e ciliegiolo) ha profumi delicati ma persistenti di fiori e frutti, al palato è asciutto fresco e armonico, ed è un ottimo abbinamento per un piatto di trofie al pesto o una zuppa di frutti di mare.

Piatti e prodotti tipici. Tra i prodotti di riconosciuta qualità, oltre al basilico genovese dop, le acciughe sottosale del Mar Ligure igp e l’olio extravergine d’oliva Riviera Ligure dop comuni a tutta la regione, ricordiamo la focaccia al formaggio di Recco igp, il miele millefiori di sottobosco e i funghi della Lunigiana, ingrediente principe del “tocco” (sugo) per i corzetti. L’olio della Riviera Ligure di proviene in grande prevalenza da una varietà di oliva – adattamento locale della più diffusa leccino – denominata taggiasca, molto buona anche in salamoia, sottolio o ridotta in una deliziosa pasta aromatizzata con le erbe del territorio. E ancora: la farinata (sottile crosta croccante fatta con farina di ceci), la panissa (simile alla farinata ma tagliata in pezzetti più spessi), i panigacci da accompagnare con affettati e formaggi e gli sgabei, la pasta fritta da mangiare con salumi e formaggi o da farcire con crema e cioccolata. Trenette, trofie e testaroli, tra i primi piatti; cima, cappon magro (antichissima e coreografica insalata di verdure bollite, pesce, funghetti sottolio, uova sode, gallette genovesi e salsa verde), stoccafisso, riso alla contadina, cozze ripiene, bagnun d’acciughe (immerse in un intingolo di pomodoro fresco e aromi naturali e servito caldo su pane tostato) e buridda (zuppa di pesce di origine sarda insaporita con aglio, cipolla, acciuga, prezzemolo, pomodori, alloro, noci e pinoli), tra i secondi. (di Alessandra Calzecchi Onesti)

DENOMINAZIONI

DOC: Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà, Colli di Luni    (interregionale con la Toscana), Colline di Levanto 

IGT: Liguria di Levante