Diamo il benvenuto al Comune di Sequals

02/05/2019

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Sequals in provincia di Pordenone.

Il toponimo deriverebbe secondo alcuni studiosi da "sub colles" cioè ai piedi dei colli, secondo altri da "septem colles". Le prime notizie su Sequals risalgono al XII secolo: in una bolla del 1184 il Pontefice Urbano III, nel porre sotto la protezione della Santa Sede il Vescovado di Concordia, faceva riferimento alla villa di Sequals costituita da più di 50 mansi e un castello. Successivamente, nel 1196 la villa di Sequals viene infeudata ad Almerico di Castelnovo che portò a compimento la costruzione del castello. La principale frazione, Lestans, dista dal capoluogo circa 5 km ed è posta in prossimità del greto del torrente Cosa: la sua origine risale alla colonizzazione romana (I°-II° sec. d.C.) e deve il suo nome al prediale romano "Estius" (territorio di Estius, quindi "estianus") e, a conferma delle sue origini romane, sono i numerosi reperti provenienti da ville rustiche e necropoli. In epoca medioevale, la villa de Lestano è sotto la giurisdizione dei Conti di Castelnovo, dei Conti di Gorizia, mentre dal 1511 sino al periodo napoleonico, sotto i Conti Savorgnan. La Villa Savorgnan, costruita nella II metà del 1500, fu loro residenza estiva e sede giurisdizionale del feudo. Lestans fu patria degli scalpellini della scuola di Leonardo Ciani e di suo figlio Giovanni che portò il suo ingegno e la sua imprenditorialità nell’impero Austro-Ungarico. Molte sue opere si possono ammirare a Vienna e a Praga dove fondò una grossa ditta di marmi e graniti, la "Marmor und Granit Industrie". Lo sviluppo urbanistico di Lestans si ebbe nel XVII secolo lungo l’asse principale (un tempo decumano romano e ora Via Dante). L’etimo dell’altra frazione, Solimbergo, proviene da una famiglia di nobili ministeriali di origine tedesca (i Shömberg o Sonemberc) che iniziarono la costruzione del castello di Solimbergo in epoca ottoniana, sebbene gli insediamenti più antichi siano da far risalire al periodo romano e alto-medievale. E’ infatti ricordato per la prima volta in un atto di donazione di Almerico di Castelnovo a Romolo, Vescovo di Concordia, del 1196; in cambio, il Vescovo e il Patriarca Pellegrino, investirono Almerico di metà del colle per completare un castello precedentemente iniziato dal nome "Sonemberg". Nella Bolla di Papa Urbano non viene citato, mentre viene nominato "calstellari uno ubi est ecclesia S.Danielis". Questa chiesetta, di cui oggi non sono ancora emerse le tracce, era la cappella del castello. Nel XIII secolo fu giuridizione dei nobili che da esso si nominavano che tennero il castello sino al 1341, quando passò definitivamente ai conti di Spilimbergo.

La storia di Sequals e delle sue frazioni è quella turbolenta del Patriarcato aquileiese in perenne lotta con i feudatari locali: i tre paesi passarono per varie vicissitudini (fra cui l’incursione dei Turchi a Solimbergo nel 1436) e sotto varie dominazioni fra cui il feudo di Castelnovo, i Conti di Gorizia, l’imperatore Massimiliano d’Asburgo. Durante la dominazione veneziana fecero parte dei beni feudali concessi, con ampi privilegi, dalla Repubblica di San Marco alla famiglia Savorgnan. Fu proprio tra XVI e XVIII secolo che questi paesi ebbero una intensa vita sociale e culturale testimoniata anche da importanti opere d’arte che abbellirono le chiese locali (nella foto particolare del ciclo d’affreschi che Pomponio Amalteo iniziò nel 1535 nella chiesa di S. Maria Assunta a Lestans). Caduta la Repubblica nel 1797 seguì la dominazione francese e successivamente quella austriaca. Con l’annessione del Friuli al Regno d’Italia nel 1866 cominciò, tra mille difficoltà, lo sviluppo del paese: migliorarono le case e le condizioni igieniche e si cominciò a riedificare nelle tre borgate una serie di edifici sia religiosi che artistici che ancora oggi si possono ammirare nonostante il terremoto abbia provocato danni rilevanti. Oltre a personaggi illustri come Primo Carnera, Gian Domenico Facchina e Gian Vincenzo Mora, Sequals ha dato i natali a numerosi mosaicisti, terrazzai e decoratori che, alla fine del secolo scorso, hanno lasciato tracce della loro abilità in città come Parigi, Vienna, Pietroburgo, Budapest e molte altre ancora.

Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di colline moreniche, racchiuse tra i torrenti Meduna e Cosa. Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni. Interessante lo sviluppo urbanistico del capoluogo legato alle origini in di epoca alto-medioevale e medioevale degli antichi "borghi a cortina": borgo Pozzo, borgo Fontana, borgo Meduna, borgo S. Nicolò. Meritano una visita la Chiesa di San Nicolò edificata nel XV secolo (con alcuni rifacimenti ottocenteschi), i resti del castello nella frazione di Solimbergo, le Ville Savorgnan, Carnera e Geltrude Ciani, il Percorso museale Comedâ e tignî cont e la Raccolta archeologica a Lestans, la Casa museo di Primo Carnera e i percorsi ciclopedonali culturali, naturali e salutari alla scoperta del territorio comunale tra segni di devozione popolare ed elementi naturalistici e architettonici. (di Alessandra Calzecchi Onesti)