Città del Vino: al via la collaborazione con la Regione Campania

21/05/2021

Si concretizza l’intesa tra la Regione Campania e l’Associazione Nazionale Città del Vino. Dopo la firma del protocollo d’intesa sottoscritto con il presidente della Regione Vincenzo De Luca nel 2019, e dopo l’inevitabile interruzione di progettualità determinata dalla pandemia, ieri giovedì 20 maggio si è tenuto in Regione Campania, presso l’Assessorato all’Agricoltura, un incontro operativo per dare avvio alla collaborazione, alla presenza dell’Assessore Regionale Nicola Caputo, del Presidente nazionale di Città del Vino Floriano Zambon, di Floriano Panza (Guardia Sanframondi) in rappresentanza del coordinamento delle Città del Vino della Campania, di Marco Razzano (Sant’Agata dei Goti) in rappresentanza di Recevin rete europea delle Città del Vino, e Teobaldo Acone (Avellino), Ambasciatore di Città del Vino e Domenico Galdiero assessore del Comune di Solopaca.

“La riunione è stata proficua” ha affermato l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo. “Il tavolo di lavoro ha avuto per oggetto la promozione e la valorizzazione dei territori e della cultura del vino, così come previsto nel protocollo d’intesa tra Regione e Associazione. Veniamo dal sostegno alla candidatura di Sannio Falanghina quale Città Europea del Vino 2019, evento che ha dato lustro e visibilità a tutto il territorio campano. Il periodo di pandemia ha rallentato l’iniziativa di promozione rivolta ad un prodotto di punta della nostra regione per cui ora cercheremo di recuperare il tempo perduto. Tra i tanti obiettivi appare fondamentale creare un movimento turistico collegando la viticoltura alle caratteristiche paesaggistiche della nostra area attraverso un piano territoriale di promozione del vino”.

Soddisfatto anche il presidente di Città del Vino Floriano Zambon: “Finalmente possiamo iniziare questa collaborazione che in Campania è già avviata con alcune iniziative di spessore. Penso al Laboratorio per la promozione del territorio di Montefalcione, piccola realtà che però intende muoversi per dare nuove opportunità di formazione agli operatori locali e a i giovani. In atto anche la collaborazione con l’Università del Sannio di Benevento per la redazione di un dossier che possa portare alla candidatura delle colline vitate della Falanghina del Sannio a patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco”.