Azienda Agricola Bondaion, vini che regalano emozioni

10/06/2024

Compagni dal 2010, uniti dalla stessa passione per il territorio in cui vivono, Silvia e Andrea hanno scelto di scommettere sulla viticoltura nella loro valle prendendo in gestione alcuni vigneti di proprietà del papà di Silvia, per provare ad entrare nel mondo della vinificazione. Ed è così che nel 2018 è nata l’Azienda Agricola Bondaion, la prima cantina della Valle del Chiese, in località Bondaione – con vigneti sparsi da Storo a Lardaro a Daone – che dopo anni di duro lavoro, costanza e studio, nel 2020 ha finalmente visto la prima vendemmia, speciale sia perché la prima in assoluto sia perché è quella della varietà sperimentale Termantis, premiata con una menzione d’onore alla seconda rassegna nazionale di uve Piwi alla Fondazione Edmun Mach di San Michele all’Adige nel 2022.

Silvia e Andrea credono in un mondo rispettoso dell’ambiente e lavorano costantemente alla ricerca di pratiche innovative che possano assicurare la creazione di un qualcosa che sia buono e soprattutto sano per chi lo consuma. La gamma di prodotti è limitata, come lo sono le quantità, per una precisa scelta: la filosofia aziendale è orientata a creare beni di valore a cui poter dedicare la massima attenzione e responsabilità.  Producendo piccole quantità, Silvia e Andrea possono dedicare molto tempo a ogni singolo pezzo che esce dall’azienda.

Tutti i vini Bondaion sono quindi unici perché ad essere perseguita è sempre la qualità e già durante la produzione di vino l’uva è sempre trattata con estrema cautela prediligendo pratiche impegnative che rispettino la materia prima piuttosto che pratiche veloci ma invasive. La viticoltura dell’azienda si basa su uve Piwi Solaris, Souvigner Gris e soprattutto Termantis che non a caso porta il nome della gente di paese proprio di Lardaro chiamata “I losc da Lardér”. È un po’ il monumento a un’antica consuetudine quella di dare un soprannome alla gente dei paesi che sbiadisce ormai molto rapidamente in una società che ci rende tutti sempre più global e meno local. Raccontare la storia dei paesi e valorizzarli attraverso l’etichetta di vini preziosi aiuta a non dimenticare certi dettagli che per molti significano ancora qualcosa.