Avio, la terra dell'Enantio

12/01/2022

La Cantina Sociale di Avio è stata fondata nel 1957 da un gruppo di contadini coraggiosi, ispirati dal pensiero innovativo e cooperativistico. I Soci viticoltori della Cantina con l’ausilio dei tecnici agronomi messi a disposizione dalla cooperativa, si impegnano quotidianamente per la valorizzazione e tutela delle diverse zone viticole dell’areale produttivo di competenza oltre alla valorizzazione delle risorse naturali e alla loro salvaguardia. I viticoltori operano scrupolosamente con attenzione alla gestione del suolo, limitando al minimo l’uso di fitosanitari e fertilizzanti di sintesi e prediligendo un’agricoltura sostenibile certificata.

Tra le molte varietà di uve coltivate spicca sicuramente l’Enantio che da sempre è la varietà a cui tutti i viticoltori della zona sono particolarmente legati. Da qualche anno, inoltre, la Cantina conduce in proprio un vigneto storico di Enantio, piante “brusche” di oltre un secolo che producono un ottimo vino ancora tutto da scoprire visto che le prime bottiglie dell’annata 2020 usciranno solamente tra 7 anni.

 Hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium”: così Plinio Il Vecchio descriveva le viti selvatiche identificando la varietà chiamata Enantio, da sempre coltivata nel territorio della Terra dei Forti, e la Cantina Sociale di Avio è nata proprio per vinificare e commercializzare questo vitigno che ancora oggi, con minore produzione, è l’autoctono del cuore.

Per quanto riguarda il vino dopo la raccolta manuale tocca agli enologi e ai cantinieri iniziare il percorso che la porterà nelle bottiglie e bisognerà aspettare almeno 5 anni. In cantina si trovano in vendita 2 selezioni di Enantio Terra dei Forti, tra cui l’Enantio Terra dei Forti Riserva 2015, che richiede un lungo invecchiamento in legno grande e piccolo e almeno 12 mesi in vetro. Dal colore rubino intenso anche dopo molti anni di conservazione, all’olfatto rivela note di frutta matura con sentori di spezie date dal lungo sostare nei legni. Al palato si presenta potente con incredibile persistenza, mentre i tannini morbidi e la gentile acidità lo rendono unico e balsamico. A tavola si abbina a primi piatti saporiti conditi con sughi di selvaggina, stracotto d’asino, brasati, bolliti e formaggi stagionati come il grana trentino e il casat del baldo del Caseificio Sociale di Sabbionara, altro prodotto locale.