Auguri all’Aglianico del Vulture Superiore

22/01/2021

L’Associazione nazionale Città del Vino, che conta tra i suoi Comuni un gran numero di città legate ai disciplinari delle denominazioni storiche, vuole celebrare i 50 anni dei vini che hanno ottenuto la certificazione nel 1971 con articoli, eventi e approfondimenti. Iniziamo proponendo una scheda con le caratteristiche e gli abbinamenti di queste DOC (alcune delle quali sono nel frattempo diventate DOCG).

 

AGLIANICO DEL VULTURE SUPERIORE

Disciplinare: già DOC con DPR 18.02.1971, poi DOCG con DM 02.08.2010 (GU 188 – 13.08.2010)

Regione: Basilicata

Provincia: Potenza

Enoregione: VULTURE

Città del Vino: Comune di Venosa, Comune di Ripacandida, Comune di Rionero in Vulture, Comune di Rapolla, Comune di Maschito, Comune di Ginestra, Comune di Barile, Comune di Acerenza

Tipologie: Aglianico del Vulture Superiore, Aglianico del Vulture Superiore Riserva

Vitigni: Aglianico del Vulture Nero e/o Aglianico Nero

Cenni storici e/o geografici: Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino “Aglianico del Vulture Superiore”. L’intero territorio del Vulture presenta reperti archeologici che documentano la produzione diffusa del vino, quale prodotto inteso come alimento, ma anche strumento di convivialità e di autorevole testimonianza di valore intrinseco tanto da essere oggetto di dono per divinità e personalità qualificate. La necessità di produrre un’uva di ottima qualità si sposava perfettamente con un territorio difficile orograficamente e che richiedeva abbondante manodopera, ma che ha caratterizzato anche una notevole tradizione viticola che, nel tempo, è divenuta un vero e proprio “marchio d’area’. La tradizione della vigna che diventa un vero e proprio “giardino” fa sì che il paesaggio venga fortemente caratterizzato da vigneti ordinati e ben tenuti e coltivati, ma anche l’uva si avvantaggia di pratiche colturali che consentono la migliore esposizione e la migliore maturazione dei tannini, molto abbondanti nell’Aglianico. D’altro canto solo una meticolosa preparazione dei vigneti consente all’uva di poter resistere al lungo ciclo vegetativo che si conclude con la piena maturazione in un periodo (ottobre-novembre) quando la piovosità è già alta, l’umidità diventa fattore di rischio sanitario e la neve può rendere difficile la raccolta.L’orografia collinare dell’areale di produzione e l’esposizione prevalente ad est sud est, ma soprattutto la presenza del massiccio del Vulture, concorrono a determinare un ambiente adeguatamente ventilato, luminoso e con un sottosuolo caratterizzato dalla presenza di tufo, particolarmente vocato per la coltivazione dei vigneti di Aglianico e Aglianico del Vulture. Da tale area sono peraltro esclusi i terreni ubicati a quote troppo basse o troppo alte non adatti ad una viticoltura di qualità. Anche la tessitura, la struttura chimico-fisica dei terreni, ma soprattutto la presenza del tufo che svolge un’indispensabile azione di riserva idrica estiva, interagiscono in maniera determinante con la coltura della vite, contribuendo all’ottenimento delle peculiari caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche dell’Aglianico del Vulture Superiore.

Abbinamenti: Arrosti di carni bianche e rosse, pollame, pollame nobile e selvaggina anche con preparazioni elaborate.

 

Prodotto: BURRINO FARCITO CON SOPPRESSATA

Descrizione: Si produce nel Potentino e in particolare nel comune di Rionero in Vulture questo caciocavallo a forma di pera, che racchiude al suo interno uno strato di burro – preparato con il latte vaccino di vacche allevate al pascolo, meglio se podoliche – e un cuore di soppressata ben stagionata fatta con carne pregiata di coscia e lardo di puro suino (allevato in zona) tagliata a coltello. Segue maturazione di un mese in cantina.

 

Piatto: AGNELLO ARRAGANATO

Descrizione: Sul fondo di una teglia unta con un velo d’olio si sistemano l’agnello tagliato a pezzetti di media grandezza, uno strato di patate e cipolle tagliate sottili, una spolverata di pane grattugiato, aglio e prezzemolo tritati. Si distribuiscono, infine, pomodori maturi a fette, olio e fiocchetti di strutto, e si passa in forno a calore medio per circa due ore.