La nuova scommessa degli allevatori sanniti passa da un progetto di valorizzazione della qualità della carne locale, allevata con sistemi sostenibili a garanzia della salubrità del prodotto. È questo il tema dell’incontro che si terrà lunedì 18 dicembre alle ore 18:30 in via Roma, presso l’Auditorium comunale di Amorosi (Benevento), la Città del Vino protagonista del progetto di valorizzazione della filiera zootecnica in Campania denominato Bolaca. L’evento di chiusura del progetto servirà anche a stilare un bilancio degli effetti che Bolaca ha determinato nella filiera zootecnica della provincia beneventana e non solo.
Dopo i saluti del Sindaco di Amorosi Carmine Cacchillo, e dei responsabili del GAL Alto Tammaro (Presidente Antonio Di Maria, Coordinatore Gal Massimo di Tocco) e del GAL Titerno, (Presidente Lorenzo Urbano), sono previste le relazioni di Ferdinando Gandolfi, dirigente UOD Benevento; Nino Lombardi Presidente della Provincia; Prof. Vincenzo Peretti responsabile tecnico scientifico del progetto, del Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Manuel d’Anza del Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e del sen. Domenico Matera presidente del Comitato per la Legislazione. Interverrà anche il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Angelo Radica, partner del progetto nell’ambito della comunicazione. I lavori saranno conclusi dall’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo.
Il progetto Bolaca, in estrema sintesi, ha come finalità la produzione di carne di qualità, tramite sistemi produttivi sostenibili, destinata ad un mercato di consumatori attenti all’ambiente e alla salubrità del prodotto. Il progetto, infatti, è nato per valorizzare il patrimonio zootecnico bovino della Campania, integrare il settore da latte e quello da carne e potenziare qualità e quantità della produzione di carne bovina regionale.
Partner del progetto, finanziato dal Gal Titerno e Gal Alto Tammaro “Terre dei Tratturi” (PSR Campania 2014/2020. MISURA 19 – Sviluppo locale di tipo partecipativo – LEADER – Sottomisura 19.2. Tipologia di intervento 19.2.1 “Sottomisura 16.1 Azione 2) sono l’azienda zootecnica Antonio Ferrucci, situata nel Comune di Amorosi (Città del Vino), con bovini da latte (frisona, pezzata rossa, bruna alpina o altra razza) e il laboratorio Genenvet del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Il termine Bolaca è l’acronimo del progetto: “Incremento del reddito aziendale della filiera bovina da latte attraverso la valorizzazione di ristalli di meticci da carne (il ristallo è il metodo di allevamento dei vitelli per cui l’ingrasso è realizzato in una stalla diversa da quella riservata allo svezzamento) e per soddisfare il fabbisogno del mercato regionale”. Si propone, infatti, di rafforzare la promozione di carne campana attraverso un’azione che coinvolge anche le stalle da latte. Lo scopo è di destinare una percentuale della quota di rimonta al meticciamento, ottenuto con l’uso di seme di tori di razze da carne italiane oppure estere. I soggetti utilizzati come vitelli da carne, per il miglioramento del valore commerciale, garantiranno un prodotto al 100% “made in Campania”.
Il progetto, iniziato nel 2022, è ora giunto alla fase finale con la presentazione dei risultati, dopo aver attraversato cinque fasi: la prima è stata l’individuazione dei soggetti meticci, maschi e femmine, provenienti da stalle da latte; poi si è passati alla caratterizzazione citogenetica e genetica dei bovini e successivamente alla valutazione delle performances produttive dei meticci con la messa a punto di protocolli di alimentazione e di schemi di valutazione dell’accrescimento e post macellazione dei capi ottenuti dall’incrocio di vacche da latte con tori da carne; infine sono state effettuate le valutazioni sensoriali dei tagli anatomici e le preparazioni di carni fresche, lavorate e confezionate. La diffusione dei risultati è stato l’atto finale.
Il progetto ha avuto fin dall’inizio un’ambizione: quella di diminuire la dipendenza dai ristalli provenienti dall’estero e di stringere una forte alleanza tra produttori di latte e di carne. Inoltre è stato utile per la valorizzazione dei prodotti della Campania con l’obiettivo primario di tutelare il consumatore sulla qualità del prodotto finale macellato, attraverso la tracciabilità (sistemi di identificazione basati sul DNA dei singoli soggetti), e la definizione di specifici disciplinari di produzione e la realizzazione di un bollino di filiera.
Il comparto aziendale delle bovine da latte campano con il progetto Bolaca può trarre numerosi vantaggi in termini economici e ambientali. Il vantaggio economico è l’implementazione dei guadagni derivanti dalla produzione di latte con quelli derivanti dalla vendita dei meticci come vitelli da ristallo o come animali da macellazione; l’ottimizzazione dei piani alimentari per i meticci contribuirà anche al miglioramento dell’impatto ambientale dell’azienda: un’elevata efficienza di conversione alimentare determina, a parità di produzioni, una riduzione dei gas serra emessi dagli animali allevati e un minor impiego di energie non rinnovabili.
Per ulteriori info: www.bolaca.it.