A Motta S. Lucia la Giornata Europea dell’enoturismo

17/11/2017

Gli enoturisti dell’Associazione L’albero della vite di Lamezia Terme e di Slow Food- Soverato, aderendo all’iniziativa lanciata da Città del Vino, si sono ritrovati a Motta S. Lucia alla scoperta dell’azienda Le Moire.

Saveria Sesto, presidente dell’Albero della vite, nel presentare l’azienda ha raccontato il miracolo che si e’ compiuto nel piccolo comune di Motta S. Lucia ( 870 abitanti) che ha perso negli anni tutta la superficie vitata, che con il circondario significa un centinaio di ettari, e che Paolo Chirillo, cardiologo di professione e vignaiolo per diletto, ha resuscitato concretizzando una piccola realtà da 30.000 bottiglie.

L’imprenditore ha raccontato anche una bella storia di contro emigrazione che dal nord di Torino lo riporta alle radici del Sud e da qui ripartire per il suo progetto con un’idea precisa che racchiude in un paradigma: terra vocata-varietà locali-bottiglie di qualità. Nessun’altra ambizione. Certo è soddisfatto di accogliere 40 persone che si muovono per andare a sentire i suoi vini, la sua storia, la famiglia e le terre che coltiva parlandone con naturalezza che colpisce il cuore.

Insieme a Città del Vino piccoli passi si aggiungono a questo percorso capace di dilatarsi, contaminarsi, arricchirsi di iniziative, di attività di comunicazioni ed esperienze culturali. Lo sostiene anche il sindaco Amedeo Colacinoche aderendo all’associazione nazionale ha inteso rilanciare il suo paese, le risorse presenti ed offrire servizi capaci di attirare turisti che apprezzano il centro storico e le sue caratteristiche dai portali in pietra ai prodotti tipici.

Marisa Gigliotti di Slow Food, responsabile del “Progetto Appenino”, convinta sostenitrice dell’importanza delle piccole attività economiche nell’aree interne ha sottolineato come l’azienda Le Moire è un esempio di come ridare valore alle zone collinari-montane quale freno all’esodo, all’abbandono, al dissesto idrogeologico e alla scomparsa dei piccoli borghi. 

Al piccolo ma qualificato gruppo Paolo Chirillo ha presentato le sue bottiglie Zaleuco, Shemale, Mute e Annibale, tutte etichette dai nomi significativi dal primo in onore di Zaleuco di Locri, il primo legislatore della Magna Grecia ad Annibale ispirato al ponte romano che si ritrova lungo la via Popilia che resiste da 2000 anni.