Vitigni palmenti e vino in Sardegna: una lunga storia

03/06/2021

Quanto è antica l’attestazione della vite selvatica in Sardegna? Cosa ci svelano le più recenti scoperte? E’ vero che il vino era consumato già in epoca nuragica, come sembrano rivelare i “Lacos de catzigare”, vasche scavate direttamente nella roccia che servivano per pigiare l’uva?

Per dare delle risposte a questi quesiti è nato un progetto di ricerca con un approccio multidisciplinare che vede riunirsi esperti di archeologia sperimentale, etnoarcheologia e archeologia della produzione che hanno indagato un’area di 650 kmq tra il Guilcer e il Barigadu.

Saranno inoltre indagati gli aspetti dell’Enologia passata e presente, con un confronto tra le tecniche della vinificazione, dell’analisi e della messa a bottiglia adoperate dal 1950 in Francia e poi in Italia e quelle perseguite oggi con l’intervento della industria biochimica e della tecnologia enologica. Quali i risultati, i vantaggi e gli svantaggi?

Albero Moravetti, archeologo, Gianni Nieddu, professore ordinario di Viticoltura, Cinzia Loi, PhD in Archeologia, Dr. Tonino Arcadu produttore e vinificatore, in occasione degli Incontri ISSLA 2021, saranno i relatori del webinar gratuito online che si svolgerà il 4 Giugno alle 17:30 sulla piattaforma Zoom per guidarci fra i meandri della storia, dai vigneti antichi fino ai nostri giorni in un percorso itinerante di cultura e di buon vino.

L’incontro si concluderà con un dibattito in cui si potrà intervenire con domande, opinioni e con le vostre esperienze come imprenditori, coltivatori, sommelier o amanti del buon vino.

Link alla piattaforma Zoom: https://zoom.us/j/2109535065
ID riunione: 210 953 5065 (per accesso da mobile)
collegamento dal sito ISSLA: https://issla.it/

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