Vite, in vetrina 234 nuove varietà

07/09/2018

E’ la sintesi di vent’anni di lavoro quella presentata ieri, nei vigneti sperimentali della Fondazione Edmund Mach: un grande impegno nella selezione di nuove varietà per migliorare  caratteristiche qualitative e resistenza alle malattie.

Duecentotrentaquattro le varietà attualmente allo studio, risultato di oltre 25 mila semenzali attentamente studiati e valutati dai ricercatori di San Michele nell’arco di due decenni. Ieri sono state presentate nel dettaglio 13 di queste nuove selezioni che saranno oggetto nei prossimi anni di richiesta di iscrizione al Registro nazionale  delle varietà di vite ed  eventualmente, valorizzate e promosse da CIVIT, consorzio creato da FEM e Vivaisti Viticoli Trentini per trasferire innovazione in viticoltura.

L’iniziativa di oggi, organizzata da CIVIT e Fondazione Mach, era rivolta a vivaisti e viticoltori che hanno avuto modo di osservare le nuove varietà e anche degustare alcune microvinificazioni ottenute dale stesse.

Il direttore generale FEM, Sergio Menapace intervenuto con la dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Annapaola Rizzoli, ha spiegato in apertura che quella di oggi è "l’occasione per testimoniare l’impegno della Fondazione Edmund Mach nel breeding classico, un filone in cui l’ente di San Michele si sta appplicando fortemente. Uno strumento che va nella direzione della sostenibilità, e che si affianca sia alle attività volte alla ricerca di molecole alternative, naturali, sia alle nuove tecnologie di breeding".

"L’incontro – ha sottolineato il presidente di CIVIT, Enrico Giovanninimira a far conoscere  il lavoro di San Michele a viticoltori e vivaisti per quanto riguarda il miglioramento della qualità delle uve da vino e la resistenza alla botrite, e migliorare conseguentemente l’offerta dei nostri vivaisti".

Finora l’attività di miglioramento genetico della FEM ha prodotto e registrato quattro varietà Eco Iasma 1, Eco Iasma  2, Eco Iasma 3,  Eco Iasma 4. Si tratta di varietà tolleranti alla botrite.

Le 13 varietà presentate oggi – ha spiegato il selezionatore Tiziano Tomasipuntano a migliorare alcune caratteristiche come la resistenza alla botrite, l’intensità del colore, la qualità e la qualità dei polifenoli contenuti, i timbri aromatici, la quantità di acidità e il posticipo dell’epoca di raccolta. Queste ultime due caratteristiche sono in risposta ai mutamenti climatici.

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