Vino e farfalle nell’Oltrepo’Pavese

31/07/2019

Cosa lega una farfalla ad un bicchiere di vino? Un filo apparentemente sottile ma importantissimo: la ricchezza biologica di un’area che la monocultura può gravemente danneggiare. Per tutelare la biodiversità  in quest’angolo di Lombardia che si trova in posizione strategica tra l’area mediterranea e le Alpi, nella provincia di Pavia che Gianni Brera definiva “a forma di grappolo d’uva”, è nato ViNO – Vigneti e Natura in Oltrepò. L’Oltrepò Pavese è un’area di elevato valore naturalistico ed ecologico: caratterizzata da una grande varietà di specie animali e vegetali, rappresenta un ponte naturale per le specie in migrazione da sud a nord, che possono trovare tra le colline una via di passaggio e un’area di sosta ideale. La millenaria storia di interazione tra natura e lavoro dell’uomo ne fa un luogo dove la conservazione dei valori ambientali non può prescindere dall’armonizzazione della produzione agricola con la tutela della biodiversità. E in questo contesto la fascia collinare dei vigneti assume un ruolo cruciale: non appena il vigneto viene gestito in maniera meno intensiva lasciando un po’ di spazio anche ad altri ambienti, immediatamente questo ambito di pregio è in grado di ospitare comunità faunistiche ricche e diversificate, tipiche degli habitat aperti e semiaperti.

L’obiettivo di ViNO è dunque quello di promuovere approcci gestionali che restituiscano alla collettività ecosistemi più sani, ma permettano anche di promuovere i prodotti agricoli come provenienti da territori di qualità, dove ambiente e produzione agricola non si escludono ma si integrano divenendo uno il sostegno dell’altro.