Vini TraMonti, dalla Romangia il gusto naturale della tradizione

03/10/2024

Immersi nel paesaggio del Golfo dell’Asinara, i vigneti TraMonti affondano le proprie radici nelle marne mioceniche dei colli della Romangia. Il nome della cantina è già evocativo delle caratteristiche morfologiche di questi terreni collocati tra-i-monti ed esposti a ponente, sferzati da venti salati di Maestrale e Tramontana, bagnati dal sole e cullati dal suono della risacca.

Le vigne, impiantate per la prima volta nel 1937 da Salvatore Marogna, sono poi state rinnovate nel 2010, effettuando una conversione dal tipico sistema di allevamento “ad alberello” ad una coltura “Guyot”, avendo cura di tutelare e preservare oltre 20 varietà di uve, di cui 10 storiche. La coltura dell’azienda rispetta da sempre i saperi di un’antica tradizione che viene portata avanti in perfetto equilibrio bio-dinamico, con le lavorazioni che seguono il ritmo stagionale e sono svolte manualmente, limitando l’ausilio di operazioni meccanizzate.

I vini TraMonti nascono da agricoltura non irrigua e vengono imbottigliati senza correzioni o blend multi-annata. Proprio per questo, le caratteristiche organolettiche di ogni vendemmia sono uniche e regalano emozioni nuove di bottiglia in bottiglia, raccontando del forte legame con la terra e dell’amore con cui ce ne si prende cura. Le uve che danno vita e sostanza alle 5 etichette sono Cannonau, Cagnulari, Vermentino e Moscato bianco di Sorso e vengono vinificate, a meno del passito, in purezza (100% mono vitigno).

Il Cagnulari I.G.T. Isola dei Nuraghi, premiato con medaglia d’oro al Concorso Internazionale Città del Vino 2024, rosso porpora con riflessi violacei, è un vino di incredibile complessità e struttura che avvolge con profumi e sapori intensi, con note di frutti rossi maturi e pepe, cuoio e tabacco. Spiccata tannicità, è un vino molto corposo, morbido ed elegante.

Cannonau di Sardegna D.O.C. Rosato è l’ultimo nato in famiglia TraMonti ed il più giovane ad aggiudicarsi la seconda medaglia d’oro del concorso. Luminoso, con sentori floreali che si mescolano alle note di ciliegie mature e agrumi, risulta leggero e vivace al palato, regalando un’esperienza rinfrescante.

Il Bianco I.G.T. Isola dei Nuraghi Passito è la punta di diamante della produzione e, realizzato da un blend di Moscato bianco, Nasco e Malvasia, si contraddistingue per la sua dolcezza balsamica, ma non stucchevole. Morbido, rotondo e persistente, con sentori di pesca ed albicocca, ha una beva piacevolissima e mai stancante, che lo rende il perfetto fine pasto da solo o in abbinamento ai deliziosi dolci secchi della tradizione.

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