Situati ad un’elevazione di 100m s.l.m., ad una distanza di circa 1000m dall’arenile, ed immersi nello spettacolare paesaggio del Golfo dell’Asinara, i vigneti TraMonti affondano le proprie radici nelle marne mioceniche dei colli della Romangia: una sub-regione della Sardegna da sempre dedita alla produzione di ottimi vini, lo racconta la storia. Il nome della cantina è già evocativo delle caratteristiche morfologiche di questi terreni: collocati tra-i-monti, ed esposti a ponente, sferzati da venti salati di Maestrale e Tramontana, costantemente bagnati dal sole e cullati dal suono della risacca, presentano quelle che forse possono considerarsi le migliori condizioni meteorologico-ambientali per la coltura della vite.
Le vigne, impiantate per la prima volta nel lontano 1937 dal nostro avo Salvatore Marogna, dopo un lungo lavoro di disboscamento e spietramento dai palmeti, effettuato a mano, sono poi state rinnovate nel 2010, effettuando una conversione dal tipico sistema di allevamento “ad alberello” ad una coltura “Guyot”, avendo cura di tutelare e preservare oltre 20 varietà di uve, di cui 10 storiche, nel rispetto della biodiversità. La coltura rispetta, da sempre, i saperi di un’antica tradizione, ultra-cenaria, e viene portata avanti in perfetto equilibrio bio-dinamico, con tutte le lavorazioni (dalla potatura e distacco dei tralci fino alla spollonatura e potatura verde, così come la vendemmia) che seguono il ritmo stagionale e sono svolte manualmente, limitando l’ausilio di operazioni meccanizzate alle sole attività di governo del suolo e di concimatura, effettuata esclusivamente mediante l’impiego di pellet organici.
I vini TraMonti nascono da agricoltura non irrigua e, nel rispetto della loro genuinità, assecondando le diverse situazioni climatologiche di ogni annata, vengono imbottigliati senza correzioni o blend multi-annata. Proprio per questo, le caratteristiche organolettiche di ogni vendemmia sono uniche e regalano emozioni nuove di bottiglia in bottiglia, raccontandovi del forte legame con la nostra terra e dell’amore con cui ci prendiamo cura di essa. Le uve che danno vita e sostanza alle nostre 5 etichette sono Cannonau, Cagnulari, Vermentino e Moscato bianco di Sorso (una delle D.O.C. più antiche d’Italia) e vengono vinificate, a meno del passito, in purezza (100% mono vitigno).
Il Cagnulari I.G.T. “Isola dei Nuraghi”, premiato con medaglia d’oro al Concorso Internazionale “Città del Vino” 2024, rosso porpora con riflessi violacei, è un vino di incredibile complessità e struttura che avvolge con profumi e sapori intensi, con note di frutti rossi maturi e pepe, cuoio e tabacco. Spiccata tannicità, è un vino molto corposo, morbido ed elegante.
Cannonau di Sardegna D.O.C. – Rosato è l’ultimo nato in famiglia TraMonti ed il più giovane ad aggiudicarsi la nostra seconda medaglia d’oro del concorso. Luminoso, con sentori floreali che si mescolano alle note di ciliegie mature ed agrumi, risulta leggero e vivace al palato, regalando un’esperienza rinfrescante.
Il Bianco I.G.T. “Isola dei Nuraghi” – Passito è la punta di diamante della nostra produzione e, realizzato da un blend di Moscato bianco (con appassimento naturale sulla pianta ottenuto per sovramaturazione), Nasco e Malvasia, si contraddistingue per la sua dolcezza balsamica ma non stucchevole. Morbido, rotondo e persistente, con sentori di pesca ed albicocca, ha una beva piacevolissima e mai stancante, che lo rende il perfetto fine pasto da solo o in abbinamento ai deliziosi dolci secchi della tradizione.