E’ iniziato ieri Vinexpo, il principale evento fieristico francese dedicato
ai vini e ai distillati che si svolge con cadenza biennale a Bordeaux. Si tratta di una vetrina
internazionale che vede il Consorzio di tutela della Doc Prosecco di nuovo protagonista dopo
Prowein di Düsserldorf e il Vinitaly di Verona. Le bollicine veneto-friulane dunque
incontreranno dal 13 al 18 maggio gli operatori internazionali nel capoluogo dell’Aquitania,
città che dà il nome ad uno dei vini più conosciuti al mondo.
Si tratta di una presenza dal significato pesante dato che il Prosecco Doc continua ad
accrescere in Francia il proprio business con una dinamica che, lo scorso anno, ha fatto
registrate un +12,4% rispetto al 2017.
Al prodotto delle vigne del Nordest italiano è stato riservato uno spazio istituzionale con
banco mescita a disposizione di visitatori e ospiti, dove da oggi fino a sabato 18 sarà possibile
degustare il miglior Prosecco Doc. Altre dieci aziende produttrici – Antonio Facchin e Figli,
Borgo Molino, Ca’ Di Rajo, De Stefani, Enoitalia, La Jara, La Marca, Le Rughe, Masottina, Paladin
– affiancano il consorzio ciascuna con una propria postazione
La selezione esposta a Vinexpo Bordeaux è stata effettuata sulle oltre 350 case
spumantistiche alle spalle delle quali operano più di 11.100 aziende titolari di 24.450
ettari di vigneto su nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Un territorio generoso
dal punto di vista dell’offerta culturale ed enogastronomica, ma anche di grande bellezza, dove
i vigneti si alternano a boschi, prati, borghi e città incantevoli. Dalle Dolomiti alla laguna di
Venezia, passando per le ville del Palladio e località preromaniche come Aquileia. Non a caso
vi si contano una decina di siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, quasi
a sottolineare la vocazione all’internazionalità di questa grande regione da sempre incrocio di
popoli e culture I numeri del Prosecco Doc
Alcuni dati della denominazione: nel 2018 sono state prodotte 464 milioni di bottiglie di
Prosecco Doc (+5,6% sul 2017), di cui l’83% di vino spumante (in crescita la versione Brut,
sempre più apprezzata) e il 17% frizzante, per un fatturato pari a circa 2,4 miliardi di euro
(+13,4% sul 2017), 1,8 dei quali realizzati sui mercati esteri. Fra questi l’Europa pesa per
il 72%, il Nord America per il 22% e l’Asia per quasi il 4%. Rispetto alla vendemmia 2017, la
produzione 2018 ha generato 3,65 milioni di ettolitri (+12%), 650 mila dei quali a riserva
vendemmiale.
Primo fra i mercati di esportazione si conferma il Regno Unito, rimasto stabile nel 2018 (-
0,2%), seguito da Usa (+4,2%) e Germania (+3,1). In netta accelerazione la Francia (+12,4%),
in quarta posizione, quindi Belgio (+19,3%) e Svezia (+ 29,1%), che salgono così al 6° e al 7°
posto nella graduatoria dei paesi clienti.