Valchiarò: trent’anni di successi per la cantina di Torreano

28/06/2021

Friuli Venezia Giulia

Valchiarò: trent’anni di successi per la cantina di Torreano

 

di Claudio Fabbro

 

Dall’ infanzia alla “terza età” insieme, dai banchi di scuola ai vertici dell’enologia italiana. Un percorso che con il pessimismo pandemico potrebbe passare inosservato, mentre noi lo portiamo ad esempio.

 Amicizia e imprenditorialità, un binomio forse inconsueto. Ma è la formula del successo che ha consentito ad una azienda vitivinicola dei Colli Orientali del Friuli – la Valchiarò s.a.s. – di festeggiare il traguardo dei suoi primi trent’anni.

Trent’anni di successi, durante i quali un marchio partito da zero si è affermato come sinonimo di vino di qualità.

Il Chiarò, dal quale l’azienda prende il nome, è il torrente che attraversa Torreano (Cividale del Friuli, Patrimonio Unesco), paese a vocazione agricola ed artigianale (leggasi “pietra piasentina “), dove sono nati i cinque soci fondatori e dove il 21 giugno del 1991 sorse l’azienda, in località Casali Laurini, per fare poi un decisivo salto di qualità nella moderna cantina, inaugurata nel 2006 nella frazione di Togliano.

Ed è proprio nei locali aziendali, compendio di eleganza, moderne attrezzature, spazi riservati ad una cortese accoglienza, che ci siamo ritrovati nei giorni scorsi per toccare con mano questa bella realtà del Cividalese viticolo e conoscere i loro progetti ed approfondire, seppure in sintesi, quanto di buono è stato fatto in trent’anni e relativi meritati successi.

Con il presidente, Lauro DEVINCENTI ci accoglie il socio e fondatore   Armando PICCARO. Duecolonne della Valchiarò.

Ci ritroveremo quanto prima con gli altri soci, Luigi BALUTTO, Doris DEVINCENTI, Sabina MALIGNANI (moglie di Stefano DEGANO) e Bruno SCANDINI (figlio del “fondatore “Galliano, “andato avanticinque anni fa).

Una formazione, l’attuale, leggermente modificata rispetto a quella dei cinque amici fondatori Lauro Devincenti, Armando Piccaro, Galliano Scandini, Emilio Balutto e Giampaolo Cudicio, vignaioli per hobby e per tradizione di famiglia, che nel 1991 diedero vita alla Società a.s., pur mantenendo tutti la loro attività lavorativa in settori completamente diversi. In totale, sommando i vigneti di tutti, una decina di ettari.

Iniziò quasi per gioco, ma senza mai scherzare sulla qualità, in vigna come in cantina.

Nell’ultima vendemmia, quella del 2020, le superficie specializzata è arrivata a 12 ettari in produzione, con una significativa accelerazione della bottiglia legata sia al miglioramento delle attrezzature di cantina che all’apertura di nuovi mercati e tutta una serie di successi   e prestigiosi riconoscimenti, sintesi a seguire.

Oggi il 50 % della produzione viene collocato sui mercati esteri, europei (Austria, Germania) ma anche USA, Canada, Messico e persino in Australia!

 

Valchiarò, premiata la qualità

 

Se nel lontano 1991   Tocai friulano e Merlot, con il soccorso amabile di un onesto Verduzzo, permisero di sopravvivere alle considerevoli spese d’avviamento, oggi la diversificazione dell’offerta passa dal Refosco dal peduncolo rosso al Sauvignon, dal Pinot grigio alla Ribolla gialla al Picolit, dai monovitigni ad un interessante uvaggio rosso. 

Si tratta del “TORRE QUAL CUVEE” (Merlot, Cabernet sauvignon, Refosco ed oltre 12 mesi di affinamento in botticelle di rovere).

La proposta “bollicine” non manca ed è un Pinot grigio, spumantizzato con metodo Charmat-Martinotti.

Seppur poco inclini al protagonismo gli amici torreanesi ed il loro lento e discreto progredire non sono sfuggiti all’occhio attento della

GUIDA SLOW FOOD GAMBERO ROSSO (2015-2016-2017-2018): al NEXUS (100% Friulano) i “Due bicchieri rossi, cioè un vino in finale per i tre bicchieri! Stesso punteggio e motivazioni (2017), per l’ottimo Verduzzo.

La prestigiosa VITAE ha riconosciuto il punteggio di 89/90 a Nexus (2019) e Refosco p.r. (2015).

Anche in Guida VINI BUONI D’ITALIA ritroviamo, con tanto di “Corona”, sia Nexus (2018 e 2019) che Refosco p.r. (2011).

Numerosi anche i riconoscimenti in diverse rassegne enologiche regionali.

 

Il Friulano "Nexus" miglior vino bianco d’Italia

 

A dirlo è Winesurf, prestigiosa guida online dei vini italiani: il miglior bianco d’Italia è il Nexus, un Friulano (cioè l’ex Tocai) prodotto con le uve Tocai friulano 100% della vendemmia 2019 dalla Valchiarò.

Gli Oscar di Winesurf (il cui sito Internet è frequentato ogni giorno da una media di oltre 3 mila visitatori) sono stati assegnati dopo aver assaggiato alla cieca 1403 bianchi provenienti da tutta Italia. di tutte le Regioni italiane. Una selezione severissima: solo 116 vini hanno raggiunto la soglia degli 86 punti (minimo per essere classificati vini "top") e solo venti hanno ottenuto un punteggio da 90 in su.

I degustatori della guida fondata e diretta da Carlo Macchi hanno assegnato il voto più alto (93 punti) al Nexus e ad un Verdicchio dei Colli di Jesi. Ma la condivisione del podio più alto non scalfisce la soddisfazione di Lauro Devincenti e Armando Piccaro: “eravamo già strafelici quando abbiamo saputo che il Nexus era risultato primo tra 340 vini del Friuli Venezia Giulia. Ora ci sentiamo ripagati di tutti i sacrifici e gli sforzi che abbiamo fatto in 30 anni di attività. Ne valeva la pena!".

Un successo condiviso con tutti i soci, anche con chi non c’è più: "Ci piace dedicare questo momento di gioia a Galliano Scandini, socio fondatore e cantiniere della Valchiarò, deceduto cinque anni fa".

Eravamo in piena vendemmia, e per la morte di Galliano abbiamo sospeso per qualche giorno la raccolta delle uve di una vigna antica di (Tocai) Friulano, che è andata in su maturazione. Pensavamo di aver rovinato l’annata, invece seguendo le indicazioni del nostro consulente, l’enologo Gianni Menotti, Ambasciatore delle Città del Vino e professionista di fama nazionale, abbiamo ottenuto un vino strepitoso. I risultati di quest’anno confermano che abbiamo imboccato la strada vincente".

In terra friulana, l’affermazione del Nexus suona anche come un simbolico risarcimento per tutti coloro – produttori e consumatori – che non hanno mai accettato la perdita del nome Tocai.

 

UN BRINDISI AL TRENTENNALE

CON NEXUS E L’ASSESSORE ZANNIER

 

A distanza di 30 anni, si può ben dire che la formula era ed è vincente: nella moderna cantina di Torreano soci vecchi e nuovi, con i loro familiari, hanno festeggiato il 21 giugno scorso il 30° anniversario alla presenza dell’Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, brindando con il bianco Nexus, Friulano DOC Colli Orientali

Un prestigioso riconoscimento, come ha voluto sottolineare anche il presidente del Consorzio Friuli Colli Orientali, Paolo Valle, presente al brindisi come pure il sindaco di Torreano, Roberto Sabbadini.

Una bella storia di vino e amicizia, quella della Valchiarò che parte dalla intuizione di fare squadra. Un esempio da imitare, come ha sottolineato nel suo intervento l’assessore Zannier: “è necessario – ha affermato – "trovare una strada comune per promuovere in maniera unitaria il settore vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia al di fuori dei confini regionali, valorizzando le competenze che questa terra sa esprimere. Non possiamo più – ha ribadito – andare in ordine sparso, ma c’è necessità di unire le forze e trovare coesione, mettendo da parte alcune peculiarità in nome di un’immagine collettiva capace di portare benefici all’intero comparto. Sotto questo aspetto il territorio dei Colli Orientali è un esempio virtuoso, perché il Consorzio, lavora per la qualità del prodotto e, nel contempo, per rafforzarne la commercializzazione collocando i vini sul mercato al giusto prezzo".

 

Az. Agr. Valchiarò S. Agr. Semplice
Via dei Laghi ,4/C
33040 Torreano (UD)

Tel. 0432-715502 – info@valchiaro.itwww.valchiaro.it

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