Un nuovo premio per la storia delle migrazioni dei vitigni

13/06/2017

Ancora un riconoscimento per il libro Nel solco degli emigranti. I vitigni italiani alla conquista del mondo”, premiato nella categoria “Monografie e Studi specializzati” – il 31 maggio a Sofia in Bulgaria – dalla Giuria Internazionale dell’OIV.  I Premi dell’OIV ricompensano le migliori opere pubblicate nel corso dei due anni precedenti e il cui contenuto rappresenta un contributo scientifico originale, pertinente e di portata internazionale per il settore della vite e del vino. Per l’edizione 2017 sono stati assegnati 10 Premi e 8 Menzioni speciali, tra le 65 opere in competizione provenienti da 19 nazioni. 

Il volume, curato da Flavia Cristaldi e Delfina Licata dell’Università La Sapienza di Roma ed edito da Bruno Mondadori nel 2015, l’anno scorso aveva ricevuto il primo premio della seconda edizione del Concorso Letterario degli Ambasciatori delle Città del Vino riservato a libri, ricerche, opere o innovazioni documentate dedicate al settore vitivinicolo o ai suoi prodotti derivati. 

Molte volte le storie dei nostri connazionali si intrecciano con quelle di terre lontane, spesso poco conosciute, dove piantare una vite significa seminare una parte del luogo natio e ricostruire il senso di casa, protezione, appartenenza. Negli anni gli italiani hanno raggiunto ogni angolo del pianeta riempiendo le valigie di barbatelle e talee con cui iniziare una nuova vita e, combattendo contro l’aridità del suoli e la durezza del clima, hanno addomesticato paesaggi e prodotto vini di eccellente qualità, oggi famosi in tutto il mondo. “Nel solco degli emigranti. I vitigni italiani alla conquista del mondo” racconta proprio le vicende di uomini e donne che hanno contribuito non solo allo sviluppo dei paesi di arrivo, dando vita a paesaggi nuovi, coltivabili e produttivi, ma anche al mantenimento dei sapori e delle tradizioni del paese e della regione d’origine. 

Ventisei autori di diverse discipline, inseguendo i migranti italiani e i loro discendenti in diciannove paesi, hanno raccolto – anche con l’aiuto dell’Associazione delle Città del Vino –  storie e testimonianze di famiglie e territori segnati dal vino, per restituire loro il ruolo di eccellenza che meritano nella storia di un Paese che troppo spesso li relega alle pagine sbiadite della memoria.