Un grande bianco nella terra dei grandi rossi

16/11/2021

L’azienda vitivinicola Castello di Perno, situata a Castelletto, rinomato Cru della DOCG Barolo nel Comune di Monforte d’Alba, non vuole solamente essere un’interprete del Barolo e del vitigno Nebbiolo di questa zona, ma crede fortemente anche nella valorizzazione ed esaltazione di altri vitigni autoctoni, come il Langhe Nascetta DOC, unico bianco da loro prodotto insieme al Piemonte Moscato Secco DOC, altra interessante e ben riuscita interpretazione di un vitigno storico come il Moscato.

La Nascetta è l’unica vite a bacca bianca autoctona langarola, cioè nata e prodotta esclusivamente nelle Langhe. Un vino per lungo tempo dimenticato, quasi estinto perché nasce da un’uva che per natura è delicata e incostante, molto difficile da coltivare, con produzioni che possono essere abbondanti o poverissime. Inoltre, nel corso del XX secolo, l’avvento di vitigni più remunerativi e soprattutto, del Nebbiolo da Barolo, ne marginalizzarono la presenza fino quasi a causarne l’estinzione. Fortunatamente, intorno alla fine degli anni 90’ la lungimiranza di alcuni produttori, fra cui Elvio Cogno, ha saputo salvare dall’abbandono questo grande reperto enologico e, dopo aver raggiunto diversi risultati e apprezzamenti da parte della critica enologica, nel 2002 la Nascetta entra a far parte della Denominazione Langhe DOC. Oggi è annoverata fra i grandi bianchi delle Langhe e le sue caratteristiche principali sono: l’adattabilità ai diversi tipi di vinificazione (in acciaio o in legno, lasciando ad ogni produttore una libera interpretazione), la versatilità che le consente di accompagnare diversi tipi di cucina e la struttura minerale che le permette a sua volta di essere un vino bianco molto longevo, capace di evolvere in bottiglia anche per più di 8 anni.

Prodotto ad un’altitudine di 700 mt a Serravalle Langhe, nella zona dell’Alta Langa, il Langhe Nascetta DOC di Castello di Perno è un grande bianco nella terra dei grandi rossi, un vino di carattere che esprime il pieno della sua territorialità. Dopo l’assaggio risulta essere un vino minerale, dal gusto ricco ed avvolgente e supportato da una piacevole acidità che rinfresca il palato e lo invoglia immediatamente ad un altro sorso. Il bouquet olfattivo è ampio ed intrigante, con note che spaziano dai fiori bianchi alla frutta a polpa bianca, chiudendo su tonalità balsamiche ed agrumate. Abbinamento consigliato: formaggio fresco o semi stagionato di capra, salmone affumicato o pesci alla griglia, risotto con carciofi al profumo di limoni.