Trekking tra uliveti e vigneti sulle vie del gusto della Liguria, da Levante a Ponente

18/02/2022

I vini che oggi rendono la Liguria una delle regioni più apprezzate a livello enogastronomico sono il frutto di un vero miracolo che, orologi da uomo grazie alla costruzione dei terrazzamenti e a un duro lavoro nei campi, è riuscito a mantenere per secoli la cultura della vite. Partendo da Levante, molto note sono le vigne delle Cinque Terre, dove si producono i vini doc 5 Terre e lo Sciacchetrà, il più antico e raro della Liguria. Perfetto per accompagnare formaggi e dolci, questo vino passito di colore ambrato e pregiato gode della denominazione di origine controllata. Nella zona di Chiavari e nel suo entroterra si producono il Golfo del Tigullio – Portofino, la Bianchetta e il Ciliegiolo, mentre verso Finale Ligure si trovano bianchi come il Pigato, il Vermentino, la Lumassina e nell’imperiese l’Ormeasco di Pornassio. Il vino più prestigioso della regione si produce però al confine con la Francia: si tratta del Rossese di Dolceacqua, doc dal 1972. Al vino sono dedicati numerosi eventi e manifestazioni come, ad esempio, Liguria da Bere a giugno alla Spezia, Vinidamare a maggio a Camogli e Sestri, Les Vins a marzo a Sestri Levante.

Il principe delle tavole liguri è senza dubbio l’olio di oliva, parte integrante della cultura del territorio. Diffuso, secondo la tradizione, dai monaci Benedettini, l’olio di oliva ligure extravergine prodotto in Liguria si presenta con un sapore fruttato e più dolce a Ponente, lievemente piccante a Levante. Sette varietà di olivo dalle quali si ottengono cinque tipi di olio extravergine, di cui tre a denominazione di origine protetta (DOP) Riviera Ligure: la produzione ‘Riviera dei Fiori’, la ‘Riviera del Ponente Savonese’ e la ‘Riviera del Levante’, tutte con almeno il 90% di oliva taggiasca. L’olio è al centro di interessanti itinerari nei frantoi dove si possono acquistare, direttamente dal produttore, l’olio extravergine e i prodotti alimentari ed estetici derivati come il paté d’olive e le saponette. Molto noto è l’Oliovinoturismo che, attraversando la costa e l’entroterra della Provincia di Imperia. Proprio a Imperia si svolge uno degli appuntamenti più importanti dedicati all’olio di oliva, “Olioliva” a Oneglia (IM), tre giornate dedicate ai prodotti tipici liguri e al suo indiscusso protagonista, dal 14 al 16 novembre 2014 e “Pane e Olio” a fine novembre a Sestri Levante (GE).

La Strada del vino e dell’olio, 129 chilometri di percorso che attraversano l’altopiano delle Manie tra Spotorno e Finale Ligure, il Col di Nava in provincia di Imperia, passando per Albenga, Andora, Mendatica, si compone di 13 itinerari che, attraversando i borghi dell’entroterra e le località costiere, permettono di scoprire i prodotti tipici di queste terre come il vino e l’olio, ma anche altre prelibatezze come il pesto. 

Palestre di roccia e antichi castelli si incontrano, ad esempio, attraversando l’itinerario n° 2 che, da Finale Ligure conduce fino a Calice Ligure, lungo il quale si producono i vini Lumassina e Barbarossa. Obbligatoria una tappa a Orco Feglino, un piccolo borgo dove tutto ruota attorno al vino: dal grappolo d’uva presente sullo stemma del paese, alle trattorie che servono i funghi rossi su foglie di vite e pesche annaffiate nel Lumassina, senza dimenticare la sagra annuale dedicata all’omonimo vino.

Mille sentieri, tra gole e falesia circondate dalla macchia mediterranea: l’uliveto e la montagna sono i protagonisti dell’itinerario n° 8 che conduce da Villanova D’Albenga ad Andora, passando per Garlenda, Casanova Lerrone, Testico e Stellanello. Importanti, dal punto di vista enogastronomico, sono le tappe a Casanova Lerrone, dove si possono fare escursioni tra pinete e uliveti e degustare il tipico vino Pigato con il quale si prepara anche un gustoso coniglio, e a Stellanello, celebre per la produzione di un olio di oliva al quale è dedicata anche una festa.

Scegliendo il 9° itinerario, si percorre il fondovalle dell’Arroscia ai piedi delle Alpi Marittime, partendo da Ortovero e giungendo fino a Pieve di Teco, con tappe a Ranzo, Borghetto D’Arroscia e Vessalico. A Ortovero, dove sorge la più grande cantina sociale della riviera ligure di Ponente, si producono i vini Pigato e Rossese, mentre Pieve Di Teco è nota per la coltivazione tradizionale dell’olivo e della vite.

Info: www.turismoinliguria.it