Al centro di una zona vocata da secoli alla produzione vitivinicola, nelle suggestive cantine della Rocca Sanvitale di Sala Baganza (Parma), viene allestita la “Cantina dei Musei del Cibo”, un percorso espositivo e circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. Assai sviluppata fin dall’epoca romana, la viticultura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmense. orologi da uomo
Lo spazio museale sarà inaugurato sabato 17 maggio 2014, alle ore 10,30, con un incontro dedicato a “Il vino a Parma tra storia, cultura e gusto”. Interverranno Maurizio Ceci, Presidente dei Musei del Cibo; Pier Luigi Ferrari, Vicepresidente Provincia di Parma; Cristina Merusi, Sindaco di Sala Baganza; Andrea Zanlari, Presidente Camera di Commercio di Parma; Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Raffaele Piccirilli-Claudio Piazza, Associazione Italiana Sommelier; Fiorenza Copertini, Dirigente Scolastico Scuola Primaria e Secondaria di Sala Baganza-Felino-Calestano; Maurizio Dodi, Presidente Consorzio Vino dei Colli di Parma.
Contributi di Manuela Catarsi: “Archeologia della vite nel parmense”; Andrea Fabbri: “Il vino a Parma fra storia e cultura”; Donato Lanati: “Il futuro del vino”; Antonello Maietta: “Il ruolo dell’AIS nel mondo del vino”; Alessandra Giovannelli: “Vino e consumo consapevole”; Giancarlo Gonizzi: “Il Museo del Vino”; Consegna della “’or” al Museo. Conclusioni di Tiberio Rabboni, Assessore regionale all’Agricoltura.
Seguirà una degustazione vini a cura dei sommeliers AIS – Delegazione di Parma.
A partire dalle ore 15,00 e fino alle 18,00, ingresso libero al Museo per tutti con visite guidate ogni ora.
Le visite libere proseguono anche domenica 18 maggio, dalle ore 10,00 alle ore 18,00.
La prima sala del Museo, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico, propone oggetti e immagini provenienti dagli scavi del territorio, che testimoniano come sia nato proprio in questa zona, introdotto dalle popolazioni celtiche, il modo “moderno” di bere il vino, schietto e in bicchieri, abbandonando l’uso greco e latino di vini annacquati e speziati.
La seconda sala approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticultura, ripercorrendo le tracce di questa coltivazione nel parmense.
La terza sala racconta, attraverso attrezzi e oggetti antichi la vendemmia e la preparazione del vino, mentre immagini e documenti narrano le storie del vino del territorio: dalle Arti medievali alle tecniche francesi introdotte dai Borbone, all’amore di Garibaldi per la Malvasia, alla passione per la viticultura di Giuseppe Verdi.
La discesa nella affascinante ghiacciaia rinascimentale si trasforma in una esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo, il ruolo della vite e del vino nel rito, nella storia e nell’arte, immersi in una cultura millenaria ricca di tradizioni. Nella sala delle botti si scopre la storia dei contenitori per il vino spazio per approfondire l’affascinante storia del tappo in sughero e del cavatappi o quella poco nota dell’etichetta e per conoscere le “parole chiave” del vino.
La sesta sala presenta la viticultura parmense: i pionieri del settore, le varietà coltivate, i vini prodotti, perfetti per essere abbinati al formaggio e ai salumi d’eccellenza del territorio, le cantine da visitare nella zona, il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma a salvaguardia della qualitˆ di un prodotto in continua crescita.