Il territorio vitivinicolo dell’Alto Piemonte sta vivendo una nuova stagione di sviluppo e affermazione anche grazie alla proclamazione di Città Europea del Vino 2024 insieme ai territori del Gran Monferrato. La denominazione storica dei Ghemme, all’interno della più vasta area dell’Alto Piemonte, vede l’impegno di nuove e giovani forze imprenditoriali che credendo nella grande potenzialità qualitativa del Nebbiolo stanno dando una nuova lettura alle intuizioni concretizzatesi con l’avvento dell’unità d’Italia ad opera di grandi governanti come il Conte Camillo Benso di Cavour, primo estimatore dei vini di Ghemme e di Sizzano.
Antonello e Paolo Rovellotti, contitolari e fondatori della “Rovellotti Viticoltori in Ghemme”, sono ormai alla 52esima vendemmia e vedono il futuro con gli occhi dei rispettivi figli Luigi e Rachele, una seconda generazione di viticoltori, appassionati e attivi, anche grazie a dipendenti preparati e coesi. Tradizione e innovazione si esaltano con l’impegno di un professionista enologo quale Mario Ronco che, utilizzando anche vitigni a bacca bianca, ha permesso di allargare l’offerta produttiva aziendale fino al metodo tradizionale, sia nella versione bianco sia rosé e Passito.
I vigneti sono tutti ubicati a Ghemme e hanno raggiunto la superficie di oltre 20 ettari, in un unico grande appezzamento in regione Baraggiola, la più estesa area vitata dell’Alto Piemonte, che si affaccia sulle ultime propaggini della Valsesia, in posizione panoramica e di privilegio per esposizione e sistemazione dei terreni. I vitigni coltivati sono il Nebbiolo per Ghemme DOCG, ma anche come monovitigno e spumantizzato Rosé col Metodo Tradizionale, la Vespolina e il vitigno Innominabile vinificati singolarmente fermi. Anche il vitigno Innominabile è spumantizzato secondo il metodo Tradizionale e vinificato anche Passito da uve stramature con l’utilizzo di un nuovo fruttaio specializzato.
Le cantine di trasformazione sono state potenziate, pur rimanendo nel complesso dell’antico Recetto di Ghemme, una cittadella medioevale da sempre utilizzata come cantina dalle famiglie indigene di Ghemme, collocazione nata inizialmente per caso e poi fortemente consolidata nel tempo. La bellezza dei luoghi dominati dalla maestosità del Monte Rosa rende la Rovellotti meta di escursione di famiglie, aziende e gruppi organizzati che trovano un confort tradizionale in un’oasi storica accompagnata da una proposta vitivinicola di eccellenza abbinata a prodotti tipici locali.