Progettare il territorio in questo anno così importante e ricco di eventi: lo fanno le donne del Sannio e oltre, provando a sviluppare un’idea di futuro sostenibile e ricco per le comunità e l’ambiente. Domani, 24 maggio alle ore 16, al Castello medievale di Guardia Sanframondi si parlerà di urbanistica, normative per un nuovo enoturismo, sostenibilità ambientale, accoglienza, marketing ed esperienze di buone pratiche nel territorio dei 5 e più comuni di Sannio Falanghina, che ha ricevuto il prestigioso titolo di Capitale Europea del Vino 2019.
Un evento, quello del 24 maggio, costruito e pensato per essere a guida di un progetto integrato di valorizzazione delle eccellenze sannite e del vino sannita.
I capisaldi da cui partire, insieme alle best practices già in atto, sono la creazione di una rete di attori che progettano e promuovono il territorio, di uno Statuto del paesaggio, di percorsi enoturistici che creino la giusta sinergia per rilanciare il Sannio nel panorama dei territori eccellenti mondiali.
Le donne? Le donne vinificano, si occupano di marketing aziendale e territoriale. Progettano. Sono imprenditrici attente al recupero delle tradizioni, del bello, del rispetto per l’ambiente. Raccolgono fiduciose per prime le innovazioni, generano reti di associazioni. Non esiste una oggettiva distinzione fra ciò che “fa una donna" e ciò che fa un uomo. Cambia solo la visione. E ci sono cose che oggettivamente le donne fanno meglio! Possiamo allora dire che la falanghina è donna … e quanto possa essere importante pianificare il territorio sull’entusiasmo delle donne.
“Una sfida interessante che comincia oggi e avrà nella realizzazione di questo ambizioso progetto il riconoscimento del lavoro di quanti e quante credono che questo territorio possa continuare a crescere, creando nuove realtà economiche, paesaggi vivibili, sostenibili, belli. – sottolinea Giulia Falato, Consigliere comunale di Guardia Sanframondi – Impedire che i giovano vadano altrove, invertire la tendenza di decrescita al sud, nelle nostre piccole ma sane realtà appare ancora possibile. Le donne sono una spinta propulsiva ad un progetto di sviluppo territoriale che passa per le sapienti mani e menti delle imprenditrici, delle commercianti, delle artigiane, delle ristoratrici e tante altre”.