Politiche locali del cibo: una opportunità per le Città del Vino

19/10/2020

Mercoledì21ottobrealle17.00,onlinelapresentazionedelvolume“Lospaziodellepolitichelocali del cibo: temi, esperienze eprospettive”, a cura della Rete Politiche Locali delCibo.

L’evento nel calendario di Terra Madre Salone del Gusto 2020

 

A meno di una settimana dal World Food Day del 16 ottobre e dopo il riconoscimento del Nobel per la Pace al World Food Programme dello scorso 9 ottobre, continuano le riflessioni sul valore delle politiche del cibo, mercoledì 21 ottobre alle 17.00 con l’incontro online “Le politiche locali e urbane del cibo in Italia”, nell’ambito dell’edizione speciale di Terra MadreSalone del Gusto 2020.

Durante l’incontro sarà presentato il libro “Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive” (Celid, 2020, collana Atlante del cibo), curato per la Rete politiche locali del cibo (Rete PLC) da Egidio Dansero (Università di Torino), Davide Marino (Università del Molise), Giampiero Mazzocchi (CREA-Politiche e Bioeconomia) e Yota Nicolarea (Università La Sapienza Roma). L’incontro si svolgerà sulla piattaforma Webex dell’Università di Torino, accessibile a questolink, e sarà trasmesso in diretta facebook sulla pagina@rete.politichelocalicibo.

Con i curatori e rappresentanti della Rete PLC interverranno in una tavola rotonda online Marta Antonelli della Fondazione BarillaUrban@itCommissione Agricoltura della Camera; Paolo Corbini della rete Città del vinoAnci ToscanaBanco alimentare e Andrea Magarini della Food Policy di Milano.

Insieme, gli ospiti della tavola rotonda ragioneranno sulla necessità di una politica nazionale che riconosca e valorizzi il ruolo delle politiche del cibo su scala locale.

Il volume “Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive”, composto da 25 contributi, è l’esito di un lavoro avviato dalla Rete Politiche Locali del Cibo nel corso del 2019 e terminato all’inizio del 2020 e rappresenta la prima esperienza italiana di messa a sistema delle iniziative locali legate alle politiche del cibo. Ne emerge una molteplicità di modelli che il libro racconta e analizza, proponendo per la prima volta un percorso di lettura organico, partendo dalle grandi città, come Roma, passando per Milano, Torino e Genova, toccando poi centri medi (Bergamo, Pisa, Livorno, Matera e Trento), fino a quelli minori (Camaiore, le Madonie, la Piana di Lucca, la Valle del Tronto), con alcuni approfondimenti dedicati in particolare ai temi dell’economia circolare e del contrasto allo spreco alimentare.

Uno degli obiettivi di questa lettura è – come sottolineano i curatori del volume – “portare il discorso sulle politiche locali del cibo a uno status diverso, più elevato e più riconosciuto, legittimando le singole esperienze territoriali riconoscendo il tema delle politiche locali del cibo a livello nazionale, verso una maggiore presa in carico pubblica (istituzionale e civica) delle istanze sociali, ambientali ed economiche legate ai sistemi alimentari.

La pubblicazione è stata curata prima della pandemia di Covid-19, con il pregio di andare oltre una visione emergenziale, per mostrare invece “le capacità e potenzialità delle politiche del cibo come modalità di lavoro sul tema della sostenibilità e della resilienza dei sistemi alimentari, ancora più centrali all’insorgere di shock esterni e drastici cambiamenti di scenario come quelli che stiamo vivendo.

“Alla luce di Covid-19 emerge che le vulnerabilità e l’estrema complessità dei sistemi alimentari sono esattamente quegli aspetti cruciali che le politiche locali del cibo, e le varie declinazioni che esse assumono, intendono affrontare, studiare e analizzare”, spiegano i curatori. La pandemia ha infatti reso più evidente quanto le caratteristiche, i punti di forza e le criticità del sistema alimentare locale siano indicativi della capacità di risposta delle città alle vulnerabilità che le crisi dell’Antropocene spalancano.

Dai contributi raccolti nel libro, infatti, i curatori osservano che “le azioni più strutturate e sinergiche, le risposte più pronte ed efficaci si sono registrate in quelle città e territori che già avevano in qualche modo intrapreso la strada delle Food Policy locali, e in quei contesti dove esistono delle reti di città e territori in grado di istruire ed agevolare lo scambio di buone pratiche. Favorire e accrescere questo scambio è il ruolo che la Rete Politiche Locali del Cibo intende portare avanti con le sue prossime attività.

Il volume “Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive” è stato stampato in collaborazione con EStà, nell’ambito del progetto URBAL finanziato da Fondation Agropolis, Fondation Carasso e Fondazione Cariplo, e si potrà scaricare gratuitamente, in licenza Creative Commons, dal sito della casa editrice Celid.