Performance e competitività sui mercati internazionali

20/05/2019

La Guardiense, una delle realtà più prestigiose del Sannio beneventano vitivinicolo, con i suoi pluripremiati vini, da sempre impegnata nella conquista dei mercati internazionali è diventata, negli anni, una formidabile ambasciatrice del proprio territorio. Territorio che  ha recentemente ricevuto  da Recevin, la Rete che collega 800 Città  europee del Vino,  il prestigioso riconoscimento di Città europea del Vino 2019, auspicando che il Sannio possa a breve divenire una realtà bella, ordinata e sostenibile, che rispecchi la qualità e l’immagine che il suo vino ha raggiunto oggi, in soli quarant’anni perché, senza il territorio, il vino non può andare avanti soprattutto in ambito internazionale.

I mercati internazionali, infatti, rappresentano una grande sfida a cui La Guardiense sta rispondendo in maniera energica con una presenza costante e continua, anche attraverso la partecipazione a fiere volte a promuovere l’export. Il mercato europeo al momento è quello che esprime i numeri migliori in termini di export, con la Gran Bretagna stabilmente insediata in prima posizione. I vini sono presenti in maniera importante e stabile anche in altri paesi del vecchio continente, come Germania, Polonia, Olanda, Belgio, Irlanda, Francia, Svizzera, Ungheria, Danimarca, Spagna e Repubblica Ceca. Anche la Russia inizia ad apprezzare i nostri vini con una presenza sempre più costante a Mosca, San Pietroburgo e ultimamente nelle regioni che si affacciano sul Mar Nero.

Per quanto riguarda i mercati extra-europei la parte del gigante continua a farla il Giappone che dopo un periodo di leggera flessione ha riconquistato le quote di mercato del passato. Una crescita organica e decisa si sta verificando negli Stai Uniti con la conquista dei mercati dei principali stati dell’East Coast e nel Canada dove l’azienda copre con numeri rilevanti i monopoli delle varie province. Interessante e motivo di sicuro orgoglio è la presenza dei vini La Guardiense a Dubai, negli Emirati Arabi, dove a farla da padrone sono soprattutto le bollicine a marchio Quid e Metodo Classico Cinquantenario, e ad Hong Kong dove, invece, sono i vini rossi a comandare.

Decisamente interessanti sono, inoltre, gli obiettivi a medio-lungo termine che l’azienda ha fissato sui mercati asiatici dove la Cina è il naturale canale di espansione per vini sempre più attraenti e dal grande rapporto qualità-prezzo e che rappresenta la principale sfida commerciale del futuro, unitamente al consolidamento delle posizioni invidiabili conquistate su tutti i mercati internazionali.