Passione per il vino dal 1467

09/09/2020

La storia di Tenuta Carretta ha inizio da un contratto di concessione a mezzadria del 1467. Proprietà dei Conti Roero dal 1811 al 1932, nel 1985 passa alla famiglia Miroglio, fondatrice e proprietaria dell’omonimo gruppo tessile. È una tra le più storiche aziende italiane dove passato, presente e futuro si integrano nel migliore dei modi, ma è soprattutto un’azienda fatta di persone legate da un unico obiettivo: produrre vini di alta qualità, importanti, piacevoli e buoni da bere. Tutti i vigneti, per un totale di quasi 80 ettari, fanno parte del distretto viticolo Langhe-Roero e Monferrato, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2014.

Nel grande vigneto di 40 ettari posto ad anfiteatro intorno alla cantina le uve sono per la gran parte arneis (per Roero Arneis Cayega e Canorei), nebbiolo (per il Roero Bric Paradiso), barbera (per Barbera d’Alba Bric Quercia) e favorita (il nome con cui nel Roero viene chiamato il vermentino). Ma i vigneti si estendono anche alle vicine Langhe, a Barolo, nella prestigiosa collina di Cannubi da cui hanno origine il Barolo Cannubi e il Barolo Cannubi Riserva. I vigneti di Cascina Bordino, a nebbiolo come quelli di località Garassino, si trovano invece a Treiso e sono destinati ai Barbaresco, mentre dal nebbiolo della vigna Tavoleto nasce l’omonimo Nebbiolo d’Alba. A Cascina Palazzo, in località Madonna di Como (Alba), si producono infine le uve per il Dolcetto d’Alba. L’interazione tra le caratteristiche pedoclimatiche, le diverse varietà di vite e le limitate quantità di uva prodotte, conferiscono ai vini caratteristiche uniche: i terreni più sabbiosi sono quelli che esprimono vini più profumati ed eleganti, dove invece la sabbia si unisce a marne calcareo-argillose i vini diventano più austeri e adatti a lungo affinamento.

Nel vigneto la filosofia produttiva si fonda sulla sostenibilità (ambientale, tecnica ed economica) grazie all’uso delle tecniche di viticoltura integrata. Vendemmia manuale, pigiatura soffice e macerazioni equilibrate puntano a trasmettere intatti fino al bicchiere l’equilibrio e l’armonia della materia prima prodotta in vigna. Nella vinificazione e nell’affinamento l’impiego delle vasche di acciaio inox a temperatura controllata e dei tini in legno è seguito, dove necessario, dall’uso delle botti di rovere, di diversa capacità e provenienza.

La cantina, sotterranea, è stata ricostruita alla fine degli anni ’90. Tenuta Carretta, passione per il vino dal 1467, aderisce al network “The Grand Wine Tour”.