Opportunità USA per il wine and food italiano

18/01/2018

Il 2017 è stato certamente un anno da record per i prodotti a largo consumo: nei 5 giorni che vanno dal Ringraziamento al Cyber Monday si sono mosse 174 milioni di persone per fare shopping. Numeri impressionanti, anche per gli acquisti online: l’Associazione Federale del Retail, infatti, ha registrato un lieve calo delle vendite in negozio, ma un balzo sorprendente di quelle online (+16,9% durante il Black Friday e +16,8% durante il Cyber Monday) rispetto all’anno scorso, per un totale di 11,6 miliardi di dollari spesi.

Ma non si tratta – dichiara Lucio Miranda, Presidente di ExportUSAsolo di una questione economica. L’indice di ottimismo delle piccole medie imprese è ai livelli massimi da 34 anni. L’indicatore, che rappresenta la visione dell’economia e delle prospettive di fare affari da parte degli imprenditori americani, ha toccato livello 105, un record raggiunto solo nel 1983 quando la borsa di New York è cresciuta a tripla cifra nei tre anni successivi. Nel frattempo il PIL cresce del 3,2%. In questo scenario, quindi, appare molto chiaro che gli Stati Uniti, oggi ancora più di prima, rappresentano il mercato ideale per le aziende italiane, soprattutto nei settori che ci vedono, da sempre, protagonisti: food & beverage e arredamento & design”.

E i numeri, anche in questo caso, lo confermano: +17% le vendite di prodotti Non OGM, +16% di prodotti Organici sul mercato, +6% i consumi di vino italiano, +4,3% le vendite della ristorazione, con il 22% di americani che dichiarano di preferire la cucina italiana su tutte e che mangiano fuori casa 4,5 volte a settimana.

 

 

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