Le radici della cultura

21/06/2021

A Castelletto ha sede dal 2013 la cantina Castello di Perno, azienda dall’impronta classica e allo stesso tempo dalla visione contemporanea. Il Castello, costruito in epoca medievale, domina l’omonimo borgo, dal 1932 frazione di Monforte d’Alba. Castelletto è anche il nome identificativo di un rinomato Cru di Barolo tra le dorsali di Perno e Serralunga. In realtà in Italia è ammesso l’uso delle Menzioni Geografiche Aggiuntive, che fanno riferimento a particolari aree di produzione considerate importanti e peculiari (sotto qualche aspetto) rispetto alle altre, ma di dimensioni leggermente maggiori rispetto all’idea francese di Cru.

Dal punto di vista vitivinicolo, con questo toponimo s’individua per tradizione la zona conosciuta come Pressenda, per tanti il vero cuore qualitativo del crinale. Le vigne sottostanti e soprastanti danno ottimi risultati pur avendo caratteristiche diverse tra loro. La parte più alta è caratterizzata da suoli sciolti e a tratti sabbiosi e gode di una posizione più aperta, conferendo ai grappoli di Nebbiolo maggiore eleganza, freschezza e note balsamiche. La parte più bassa, posizionata di fronte a Vigna Rionda, ha terreni più compatti, geologicamente simili a quelli di quest’ultima, conferendo alle uve più struttura e tannicità. La presenza di colline di differente altezza fa sì che i venti arrivino moderati permettendo di avere quasi sempre un clima mite. Non è quindi un caso che il Barolo di queste zone mantenga lo stile un po’ balsamico, fresco e verticale tipico della MGA Castelletto.

I 3 ettari di vigneto di Castello di Perno con perfetta esposizione sud/sud-est danno vita ad un prodotto elegante, profumato, strutturato e di fine trama tannica, dal carattere peculiare in quanto concilia l’eleganza delle dorsali di Monforte e la struttura monumentale ed opulenta caratteristica del territorio di Serralunga. Ma è proprio l’eleganza in termini di gusto e bevibilità il vero presidio e valore fondamentale del Barolo Castelletto DOCG di Castello di Perno. Un vino che non stanca ed è un fedele compagno gastronomico, ideale se abbinato a paste ripiene, carni rosse e selvaggina e formaggi stagionati.Un Barolo che farà sicuramente parlare di sé negli anni a venire.