L'antico metodo della ‘Acenata

26/04/2019

La Cantina Caputalbus è ubicata nello splendido scenario del Comune di Ponte, in provincia di Benevento, località nota per la presenza della storica abbazia longobarda di Sant’Anastasia (VIII sec. D.C.) e che trae le sue origini da un antico ed imponente ponte in pietra di epoca romana che costituiva il passaggio della splendida via Latina sul torrente Alenta.

La coltivazione della vite all’interno della famiglia Capobianco risale al 1500 vantando una lunga tradizione di vini di qualità, negli ultimi anni rafforzata da un processo di sperimentazione sulle viti, sul terreno e sul vino, ristrutturazione dei vigneti e investimenti in tecnologie. Grazie anche alla presenza di terreni argilloso – sabbiosi di origine alluvionale e al particolare microclima dovuto a fattori quali la vicinanza al mare Tirreno, la barriera protettiva del massiccio del Matese e del Taburno ed una buona ventilazione durante tutto l’anno. L’Azienda produce Falanghina del Sannio e Falanghina Spumante Brut della Doc Taburno, Aglianico e Greco della IGP Beneventano, oltre all’olio extravergine d’oliva da cultivar Frantoio, Leccino, Racioppella e Femminella.

Ma il prodotto di punta è l’Illunis DOCG, ricavato in purezza dalle uve del pregiato Aglianico, un antico vitigno autoctono che trova le sue radici proprio nelle terre alle pendici del Monte Taburno. Dai tratti decisi, è prodotto con un sistema di vinificazione (‘Acenata nel gergo dialettale) molto antico e tradizionale, conosciuto dai Romani, usato già nel 1700 specialmente nella Valle Vitulanese, ma caduto in disuso con il dopoguerra. Metà della partita d’uva ottenuta viene pigia-diraspata e posta in tini di castagno della capienza di circa 7,5 q., l’altra metà viene messa in tegami di terracotta a grappoli interi e cotta per circa mezz’ora a 400°C nel forno per il pane. Dopo la cottura i grappoli ormai esausti vengono mischiati insieme alle altre uve precedentemente pigia-diraspate e vanno in fermentazione per circa 20 giorni attuando due follature giornaliere (rottura del cappello). Avvenuta la fermentazione il vino viene posto in barriques di castagno tostate al 75% della capienza di 225 l. per circa 18 mesi e per altri 6 mesi in bottiglia per un totale di 24 mesi. Dal colore rosso rubino con leggeri riflessi granato, l’Illunis è ricco di profumi di frutta secca con note speziate e tostate, di vaniglia e tabacco. Questa complessità si trova anche in bocca in perfetto equilibrio con alcolicità, tannicità, grassezza, e si abbina molto bene con selvaggina, brasati, ricotta, noci, miele e scaglie di cioccolato fondente.