Eno come Enologia, Co come Costanza e FI come Filippo. Il laboratorio Enocofi è un progetto nato dalla ex farmacista Costanza Cuccuini e dall’enologo Filippo Mazzorana, per offrire alle aziende servizi analitici affidabili e puntuali. “Abbiamo macchinari e tecnologie di ultima generazione per analisi di vino, uva, mosto, prodotti enologici, bevande alcoliche e analcoliche, olio di oliva, acqua e suolo” racconta Cuccuini CEO di Enocofi. Un progetto giovane (nato nel 2020) eppure rivolto al futuro dell’agricoltura di precisione.
Il futuro del vino? L’analisi predittiva
Il cambiamento climatico ha moltiplicato lo sviluppo di patologie tra i filari e alternato picchi di siccità a ondate di acqua. Siamo alle soglie dell’Agricoltura 5.0, evoluzione dell’agricoltura di precisione. “La raccolta e analisi di dati per sviluppare modelli predittivi consentono di pianificare trattamenti, ottimizzare raccolta, nuovi impianti, diminuire le spese dei trattamenti, sviluppo di Cru aziendali” spiega Cuccuini.
“Possiamo rilevare carenza di azoto, stress idrico, problemi fitosanitari, variabilità del suolo, anche in modo retroattivo (fino a 5 anni). Dati e intelligenza artificiale sono già a disposizione delle aziende, tra satelliti e droni – prosegue – ma mancano professionisti in grado di leggerli e istruire i sistemi. In Enocofi ce li abbiamo, e i nostri servizi sono adatti anche a piccole e medie realtà”.
I bandi della Regione Toscana finalizzati all’agricoltura di precisione fanno il resto: Gennaro Giliberti al convegno Robotica e Agricoltura di Precisione in Viticoltura nelle scorse settimane ha ribadito le risorse a disposizione delle aziende nel 2024, annunciando ulteriori bandi dopo l’estate.
Enocofi e Generazione Sangiovese
Cuccuini e Mazzorana non si sono fermati ai servizi analitici per le aziende. “Lavoriamo a stretto contatto con le piccole realtà toscane tradizionali – racconta Cuccuini – sappiamo quanto sia difficile emergere in un mercato del vino saturo e competitivo. E così oltre al laboratorio, abbiamo fondato un movimento volto a dare voce ai produttori famigliari toscani, cercando di unire voci, forze e potenziale. Mettiamo a disposizione informazioni, iniziative, know how e non solo.
Ad esempio alla prima edizione del Sangiovese Festival a San Giovanni Valdarno, i produttori di Generazione Sangiovese (Perelli del Valdarno, Fattoria di Doccia di Pontassieve, La Collina di San Casciano, Podere il Castello di Montespertoli) uniti dalla coltivazione e produzione del vitigno principe toscano, il Sangiovese, hanno partecipato in uno spazio comune, sostenendosi a vicenda tra degustazioni e promozione”.
