Il Touring Club Italiano presenta la nuova guida “Borghi da vivere”: uno strumento e uno stimolo per andare alla scoperta del ‘cuore’ del nostro Paese. Sono 224 – di cui 13 le new entry del 2017 – le piccole eccellenze dell’entroterra italiano che, ad oggi, hanno ricevuto la certificazione Bandiera arancione dal Touring. Un marchio di qualità turistico-ambientale che il Touring assegna alle località che soddisfano oltre 250 rigorosi criteri di valutazione.
Dalle vette alpine ai boschi dell’Appennino, dai paesaggi delle valli coltivate ai grandi parchi, sono sempre più le località italiane che dimostrano di saper preservare integro il patrimonio tradizionale e valorizzarlo attraverso un turismo attento, intelligente e rispettoso.
La presentazione della guida diventa per il Touring Club l’occasione per una riflessione sul turismo consapevole e sostenibile con persone autorevoli come Valerio Magrelli, poeta e scrittore che ha dedicato al cuore dell’entroterra laziale la sua vita professionale e personale; Stefano Mantella dell’Agenzia del Demanio che negli ultimi anni si è distinto per la promozione partecipata dell’Italia attraverso nuovi modelli di gestione integrati dei beni demanialiVincenzo Bianconi, ultimo erede di 6 generazioni di imprenditori che gestiscono un polo d’eccellenza e d’accoglienza Made in Italy a Norcia.
Secondo Giuseppe Roma, Presidente della Delegazione Romana del Touring Club Italiano, infatti, “Borghi e paesaggi dei piccoli comuni rappresentano la nuova frontiera del turismo. Piacciono ai viaggiatori, specie ai più giovani, allentano la pressione sulle destinazioni più note e contribuiscono a mantenere l’equilibrio ecologico e demografico in aree a rischio di spopolamento come quelle del Centro Italia sconvolte dai terremoti”.
Da parte sua il Touring promuove fin dalla sua nascita, nel 1894, il patrimonio naturale, artistico e culturale italiano ed educa al turismo consapevole e sostenibile. Bandiere arancioni rappresenta un esempio concreto di questo impegno, un programma diffuso di valorizzazione dell’entroterra italiano che da circa 20 anni si occupa di piccoli comuni, luoghi selezionati, che rappresentano modelli di ospitalità, innovazione e identità.
L’idea del Touring è stata quella di individuare, tutelare e valorizzare quei piccoli luoghi che hanno ancora molto da raccontare anche in termini di sviluppo turistico ed economico sostenibile. Luoghi autentici, in cui arte, natura, buona cucina e accoglienza sono espressioni delle tradizioni e della cultura del territorio. Il tutto a misura d’uomo, lontano dalla folla e con poca spesa. Simbolo di un’Italia minore, ma non marginale, la Bandiera Arancione è il segnale di un’Italia che funziona.
“Bandiere arancioni nasce e si sviluppa nella consapevolezza che il turismo è un fenomeno dato da componenti di viaggio e di accoglienza – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – e il nostro progetto è costruito in ottica di sostenibilità per sostenere e diffonderne le pratiche più attuali. La convinzione di fondo è che ci sia una grande convergenza tra gli interessi della cittadinanza e del viaggiatore consapevole: condividendo valori ed atteggiamenti di partenza c’è un grande spazio di costruzione di un futuro basato sul valore delle persone, delle storie e dei luoghi”.
Dal 1998 il Touring seleziona e certifica attraverso il programma Bandiere arancioni i borghi eccellenti dell’entroterra Italiano. Località ‘a misura d’uomo’, con meno di 15.000 abitanti, tutte da esplorare, perfette per un weekend fuori porta o un breve soggiorno. Luoghi speciali, ancora poco conosciuti, dove la sostenibilità ambientale, la tutela del territorio e del patrimonio artistico-culturale, la qualità dell’accoglienza, si uniscono per regalare autenticità al viaggio.
Pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, la Bandiera arancione viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Borghi non solo da scoprire, vista la ricchezza del patrimonio storico-culturale e ambientale nel quale sono immersi, ma anche da vivere attraverso i numerosi eventi che ognuno di loro propone durante tutto l’anno; le eccellenze eno-gastronomiche che contraddistinguono e raccontano ognuno di questi territori