La Bussia del 1874

05/01/2022

I vini di Costa di Bussia nascono dai vigneti della Tenuta e vengono vinificati, imbottigliati e affinati in cascina. Alessia che si prende cura dell’accoglienza, l’agronomo Carlo Arnulfo e l’enologo Marco Marsili con l’aiuto di Matteo Altare, insieme a tutto lo staff della cantina, lavorano con dedizione ed entusiasmo per mantenere viva la tradizione e la storia aziendale.

Le bottiglie prodotte ogni anno a Costa di Bussia sono ottenute esclusivamente dagli 11 ettari vitati che abbracciano la cantina. La zona nota come Bussia è un “cru” riconosciuto per la produzione di vino, in particolare di Barolo. Questo terreno argilloso è infatti ricco di sali minerali che vengono trasferiti dalle viti all’uva ed infine al vino, arricchendolo in struttura e complessità. Innegabile è anche la fatica che ancora oggi viene richiesta ai lavoratori, inerpicati tra i filari, dove difficilmente può essere introdotto l’uso di mezzi meccanici. Al termine della maturazione dell’uva ha inizio la vendemmia, eseguita rigorosamente a mano. Il periodo di raccolta varia in base al vitigno ed alle condizioni climatiche.

Per l’uva bianca il pigiato, dopo una breve macerazione sulle bucce, viene immediatamente pressato, ed il mosto messo a decantare per 12 ore circa a bassa temperatura in modo da illimpidirlo. Alla fine dell’affinamento il Langhe Chardonnay DOC subisce una delicata filtrazione.

La produzione di vini rossi segue una differente metodologia: si separa il graspo dagli acini ed il mosto, caratterizzato dalla presenza delle bucce, inizia la fase di fermentazione alcolica accompagnata dalla delicata fase di macerazione: su vini giovani come il Dolcetto d’Alba o la Barbera d’Alba è di circa una settimana, mentre su vini da più lungo invecchiamento come la Barbera Campo del Gatto o le varie selezioni di Barolo, potrà durare anche fino a tre settimane. In seguito i vini più giovani e caratterizzati da note di frutta rossa (Dolcetto e Barbera d’Alba) vengono affinati in acciaio inox per 6-8 mesi. I rossi soggetti ad invecchiamento (come la Barbera d’Alba Campo del Gatto, il Nebbiolo ed il Barolo) affinano in botti di legno di diverso tipo (tonneaux di rovere francese o botti di rovere di Slavonia)

Da non mancare una visita al Museo Storico Luigi Arnulfo, dove si racconta la storia del fondatore, il suo lavoro in vigna ed in cantina, i suoi vini e l’avanguardia delle sue idee, e all’Agriturismo in quella che furono gli antichi appartamenti di Luigi Arnulfo nella settecentesca Cascina Bertoroni recentemente restaurata.