Italia prima al mondo per prodotti agroalimentari di qualità

22/08/2017

Per l’Italia il turismo costituisce una risorsa fondamentale che non esaurisce le sue potenzialità nelle visite delle città d’arte o nella permanenza in luoghi di villeggiatura. Sempre più il turista che visita l’Italia è attratto dalla possibilità di potere vivere esperienze uniche nelle quali si fondono insieme arte, natura, shopping e enogastronomia. In altre parole l’attrattività del nostro Paese deriva dalle produzioni del Made in Italy oltre che su un patrimonio artistico e paesaggistico unico al mondo.

Tra le produzioni del Made in Italy maggiormente attrattive vi è sicuramente l’enograstronomia che rappresenta un asset che, alla stregua di quello artistico e culturale, permette all’Italia di vantare diversi primati.

L’Italia è infatti il primo Paese al mondo per numero di prodotti agroalimentari di qualità. Con 269 riconoscimenti Dop (Denominazione di origine controllata), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionali garantite) conferiti dall’Unione Europea, il nostro Paese occupa il gradino più alto in un podio nel quale al secondo posto figura la Francia (219 riconoscimenti) e al terzo la Spagna (180 riconoscimenti). 

Questi dati appaiono ancor più rilevanti quando tradotti in termini di quote percentuali: a livello mondiale il 21,5% delle produzioni agroalimentari di qualità sono italiane mentre il 61,5% proviene da quattro paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Francia, Spagna e Grecia). 

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L’agroalimentare di qualità è il fiore all’occhiello di un sistema produttivo fondamentale nell’economia del nostro Paese. Complessivamente, infatti, il settore alimentare conta oltre 56mila imprese (il 14,2% delle imprese manifatturiere) che occupano oltre 426mila addetti (il 11,7% del sistema manifatturiero) e realizzano un fatturato che nel 2014 ha superato i 129 milioni di euro (pari al 14,9% del fatturato dell’intero sistema manifatturiero italiano). 

Il settore alimentare è poi soprattutto un sistema produttivo di micro e piccole imprese e a forte connotazione artigiana. Le micro e piccole imprese che operano nel settore alimentare sono infatti il 98,4% del totale, occupano il 62,4% degli addetti e realizzano il 39,6% del fatturato complessivo.

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Fonte: www.cna.it