Nell’ambito dell’attività didattica del corso di laurea magistrale interateneo in ‘Progettazione delle aree verdi e del paesaggio’ tra l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Genova e l’Università degli Studi di Milano, si terranno – giovedì 18 gennaio e giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 presso l’aula 10V del Castello del Valentino in Viale Pier Andrea Mattioli 39 a Torino – i primi due seminari del 2018 del ciclo di ‘Incontri con il paesaggio’.
18 gennaio 2018
Relatori: Prof. Michael Jakob e Arch. Ing. Maria Cristina Petralla
Titolo: Taranto. Uno, nessuno, mille futuri possibili
Abstract: Taranto, città dal grandioso e nobile passato, si trova negli ultimi anni ad essere nuovamente al centro delle attenzioni sebbene per questioni tutt’altro che entusiasmanti: inquinamento, mancanza di lavoro, disagio e malattia.
Sui giornali si susseguono notizie sempre più controverse che aiutano solo ad aumentare la preoccupazione al riguardo e a confondere le idee. Nel corso di questi eventi nel 2017, fra polemiche e dubbi, entusiasmi e speranze, è stato proclamato il vincitore del concorso #Opentaranto. Con lo scopo di avviare una riflessione sulla Città Vecchia, Invitalia ha avuto il compito di guidare una competizione di respiro internazionale che ha visto le partecipazione di gruppi provenienti da tutta l’Italia e l’Europa.
Il progetto vincitore (MATE Società Cooperativa et alii), estremamente strutturato nei contenuti a fronte di un messaggio molto diretto, ha la forza di interpretare in maniera multiscalare e multidisciplinare la complessità oggettiva della situazione. Questo ci permette di riflettere in maniera profonda su come si possa ritessere un futuro differente per Taranto e su quale debba essere la strada da percorrere, i passi, le potenzialità e i rischi. Ma, soprattutto, offre la possibilità di interrogarci sul senso stesso del pensiero progettuale nell’attualità, su come debba evolvere in funzione di una realtà in così veloce mutamento, su come si caricano le priorità e su quanto e in che maniera il lavoro dei professionisti possa intervenire in situazioni di tale complessità. In questa cornice il paesaggio e l’approccio paesaggistico si caricano di nuovi significati e responsabilità.
25 gennaio 2018
Relatori: Prof. Biagio Guccione con la partecipazione di Arch. Paolo Pejrone e Arch. Ferruccio Capitani
Titolo: Maestri di paesaggistica per una paesaggio di qualità
Abstract: Una vita dedita alla Paesaggistica. Esperienze e idee di 20 figure di primo piano (10 straniere e 10 italiane) per scoprire un’affascinante disciplina, dai confini labili e dai contenuti suggestivi.
La fortuna di una disciplina dipende da chi si adopera nella pratica; dunque, tanto più sono coloro che si dedicano ad essa con impegno, passione ed intelligenza, tanto più la Paesaggistica sarà apprezzata. Essa è fra le attività emergenti nel panorama professionale del nostro Paese e di tutta l’Europa. Se finora essa è stata una professione poco praticata, se ne prospetta un futuro più fecondo e fertile; di essa non possiamo prefigurare quanto si espanderà. In ogni caso, una cosa è certa: negli ultimi decenni si è costruito molto, in ogni dove: vicino alle città, in campagna, in montagna, lungo le coste ed anche a ridosso di ecosistemi fragili. Nella consapevolezza che nessuna norma, nessuna regola, nessun vincolo può garantirci un’evoluzione corretta delle trasformazioni del Paesaggio, dobbiamo auspicare la nascita di un grande numero di paesaggisti preparati e avvertiti. Cominciare a conoscere alcuni di loro è un primo e fondamentale passo!
Gli incontri sono accreditati presso l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali.
E’ necessario effettuare la prenotazione inviando una mail di conferma a: andrea.vigetti@unito.it